Descrizione
«Vero è che dall’esplorazione sistematica del grande Fondo Parmense esce ora un catalogo analitico di cinquecentocinquanta schede, di cui circa centottanta vengono per la prima volta riferite all’opera dei Carracci, al loro “giro di penna” come avrebbe detto il Lanzi: ed è un incremento conoscitivo che va di pari passo con l’esattezza dell’accertamento tecnico intorno alla natura o alla funzione di ogni esemplare, distinguendo di caso in caso disegno, stato, controprova, copia, variante, replica, reimpiego in rapporto a edizione, distribuzione, committenza, proprietà, passaggio, destinazione e registrando a un tempo note marginali, appunti, sigle collezionistiche, congetture attributive, tassonomie stratificate, anche alla luce di carteggi e altre fonti documentarie.»
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