Descrizione
Anatomia dello yoga da colorare
Posizione per posizione
Impara l’anatomia e migliora la tua pratica
Spero che questo libro vi aiuti a comprendere meglio quello che il vostro corpo fa effettivamente, dal punto di vista anatomico, mentre praticate le asana* (posizioni) dello yoga. Metteremo in evidenza i muscoli che devono lavorare e quelli che devono essere allungati per raggiungere il giusto allineamento in ogni asana. Ci dedicheremo a una posizione alla volta, sintonizzandoci su quello che stiamo effettivamente facendo nella posizione. Ci occuperemo del modo in cui si muovono le grandi articolazioni e di quali muscoli vanno contratti o allungati a tal fine. Se già possedete il mio primo libro, The Yoga Anatomy Coloring Book (Anatomia dello yoga da colorare, Piccin Nuova Libraria S.p.A., 2022), probabilmente padroneggiate già bene l’anatomia.
Ad ogni modo, se doveste imbattervi in qualcosa di poco familiare, non dovete fare altro che ricercarlo nel glossario di termini anatomici incluso in questo libro.
I nostri corpi, per quanto sostanzialmente tutti uguali, sono comunque unici. Il modo in cui ci esprimiamo in un’asana deve tenere conto del corpo che lo sta realizzando.
Questo spiega perché ci sono così tanti stili diversi di yoga: Ashtanga, Iyengar, Kundalini, solo per fare qualche nome.
I maestri che li hanno messi a punto hanno trovato un modo di praticare funzionale ai corpi che li ospitavano e, a loro volta, lo hanno insegnato ai loro studenti. E noi gliene siamo molto grati. Ci sono alcuni principi basilari, come verificare l’allineamento, mantenere forti le articolazioni, mantenersi radicati, non farsi male e prestare attenzione, a cui ci si dovrebbe attenere sempre, ma al di là di ciò, è l’asana che dovrebbe adattarsi al corpo, non viceversa. Come accade con ogni faccenda umana, non tutti concordano su tutto nello yoga. Cercherò di fornire le migliori informazioni sugli allineamenti, su come realizzare un’asana, e su ciò che sento che dovrebbero, o non dovrebbero, fare i muscoli, le articolazioni e le altre parti anatomiche. Ma ricordate, per favore, che qualcuno potrebbe non essere d’accordo con la direzione in cui è puntato il piede, su quali muscoli devono fare cosa, o riguardo a dove dovreste indirizzare lo sguardo. Ci siamo capiti.
Ogni asana che facciamo la facciamo con tutto il nostro corpo. Alcune parti devono attivarsi; alcune parti devono rilassarsi. Anche se una parte non sta facendo niente, essere coscienti nel fare niente è altrettanto importante, forse di più, che avere consapevolezza nel fare qualcosa. Detto questo, sarebbe una perdita di tempo provare a far luce su tutto quello che viene fatto
da ciascuna parte del corpo in ogni asana, quindi mi concentrerò di più su quello che lavora veramente e su quello che si sta veramente allungando, accennando nel mentre ad alcuni muscoli minori, meno ‘’famosi’’, per espandere il repertorio anatomico e aggiungere qualcosa alla vostra cassetta degli attrezzi di anatomia.
La ripetizione è una buona maestra: noterete che i muscoli più grandi e più forti compaiono molte volte.
Ricordate: è il corpo di oggi che sta facendo l’asana, non l’ego, non l’intelletto, non il corpo in cui eravate 10 o 50 anni fa. Onoratelo. È una celebrazione di quello che il vostro corpo può fare, non un atto di frustrazione per quello che non può (ancora) fare. E non fissatevi troppo sulle posture.
Sono solo un modo per farvi prestare più attenzione.
Om shanti.
Kelly
Gli autori:
K. Solloway
A cura di:
M. Nasi, A. Bortolotto
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.