Descrizione
La figura di un infermiere totalmente dedicato all’assistenza dell’anestesista non è ancora sistematicamente consacrata in ogni ospedale, mentre in alcuni centri italiani ed esteri rappresenta una grande opportunità per garantire una maggior sicurezza all’operato dell’anestesista, per distoglierlo da compiti routinari e renderlo disponibile per le cure dirette del paziente. Se alcuni pazienti vengono sottoposti ad interventi di chirurgia minore è altrettanto vero che molti interventi maggiori richiedono la collaborazione di un infermiere professionale per non citare le fasi critiche della chirurgia d’urgenza, dei politraumi o di taluni pazienti altamente critici. Per fare alcuni esempi penso sia noto a tutti l’importanza per un anestesista di poter essere assistito nelle manovre di intubazione, nella fase di monitoraggio del paziente, nell’allestimento di linee infusionali multiple, nell’uso del recuperatore di sangue, nella preparazione di pompe siringa con farmaci vasoattivi. I momenti critici nell’attività anestesiologica sono diversi. Tuttavia l’infermiere professionale adeguatamente preparato all’attività anestesiologica può essere un supporto per l’osservazione di pazienti sottoposti a semplici interventi in anestesia loco-regionale. Un esempio ne è la chirurgia della cataratta o l’assistenza del paziente dopo un’anestesia locale per ernia o varici sia pure con la vicinanza dell’anestesista.
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