Descrizione
La poesia permette il recupero giocoso e creativo delle “antiche parti di sé”, del nostro sentire per sinestesia, della nostra primitiva capacità espressiva, del nostro essere in prima istanza creature fatte di suoni e segni. La tensione lacerante, caratteristica di tutta la poesia del Novecento, fra l’utopica assonanza di suono, senso e parola, di cui si fa mezzo espressivo la rima, e la stridente dissonanza del reale, che si risolve in parodia, diviene motivo di riflessione estetica e antropologica.I saggi qui raccolti consentono una nuova lettura dell’Io in quanto “corpo di risonanza”, ossia creatura primitiva nata da un comune senso musicale e volta a un ritorno all’interezza per mezzo della poesia.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.