Descrizione
A cura di: Braunwald E. Descrizione Lo scompenso cardiaco rappresenta oggi un problema di centrale importanza in termini di salute cardiovascolare. Nel corso delle ultime decadi è divenuto sempre più evidente che le aritmie cardiache costituiscono una delle cause principali di morbilità e mortalità associate allo scompenso cardiaco congestizio. In tali pazienti, le aritmie sono infatti ritenute direttamente responsabili della morte improvvisa. Inoltre, i disturbi del ritmo associati all’insufficienza cardiaca costituiscono un’importante causa di morbilità, essendo legati ad eventi cerebrovascolari e ad un aumento della probabilità di insorgenza di tachiaritmie. Negli ultimi dieci anni, numerosi studi hanno definito le basi patogenetiche delle aritmie a livello cellulare e molecolare. Sebbene la cardiologia clinica sia andata progressivamente suddividendosi in branche ultraspecialistiche, la gestione moderna del paziente con scompenso cardiaco prevede necessariamente un approccio multidisciplinare. La formazione in tema di insufficienza cardiaca e di trapiantologia è recentemente emersa come una disciplina sub-specialistica di importanza vitale ma, considerato il ruolo sempre più centrale dei defibrillatori impiantabili e della terapia di resincronizzazione cardiaca, anche i cardiologi specialisti del settore necessitano del supporto dei colleghi elettrofisiologi nell’ottimizzare la gestione dei propri pazienti scompensati. Considerata la natura multidisciplinare della gestione dell’insufficienza cardiaca, riteniamo che questo Atlante, trattando tematiche di confine tra scompenso cardiaco ed elettrofisiologia, giunga in un momento propizio. Il primo Capitolo, ad opera di Irmina Gradus-Pizlo e Douglas Zipes, passa in rassegna l’epidemiologia dell’insufficienza cardiaca e fornisce il razionale per la necessità di programmi di formazione specifici sullo scompenso cardiaco. I due Capitoli successivi presentano le attuali conoscenze in tema di fisiopatologia delle aritmie nell’insufficienza cardiaca. Peng-Sheng Chen e Michael Fishbein affrontano una visione d’insieme del rimodellamento cardiaco a livello macroscopico e microstrutturale che, insieme al rimodellamento elettrico, costituisce il substrato alla base dell’aritmogenesi. Il Capitolo considera anche il ruolo chiave del rimodellamento neurale, come lo sprouting del nervo simpatico, nella modulazione dinamica del substrato aritmogeno. James Weiss e Zhilin Qu passano in rassegna i meccanismi responsabili delle aritmie, focalizzando l’attenzione sui fattori che promuovono la rottura del fronte d’onda che dà origine al rientro, e che conducono infine alla morte cardiaca improvvisa. Il quarto Capitolo, opera di Hein Wellens e Subramaniam Krishnan, pone l’attenzione sull’elettrocardiogramma nell’insufficienza cardiaca. Il quinto Capitolo, di Gregg Fonarow, tratta nel dettaglio le sfumature della gestione clinica e l’impatto della terapia per lo scompenso cardiaco sulle aritmie, e viceversa. Il sesto Capitolo, opera di David Kass, affronta il tema della dissincronia di contrazione ventricolare, alla base della terapia mediante pacing biventricolare. Il settimo Capitolo, di William Dec, Rakesh Pai, Kalyanam Shivkumar e Isaac Wiener, considera nello specifico i princìpi e la pratica clinica della terapia di resincronizzazione cardiaca. Gli Autori riportano il razionale del pacing biventricolare con e senza supporto di defibrillazione nei pazienti con insufficienza cardiaca, anche alla luce dei risultati dei più recenti trials clinici. L’ottavo Capitolo, ad opera di William Sauer, Hemal Nayak e Francis Marchlinski, affronta la stratificazione del rischio di morte improvvisa nei pazienti con scompenso cardiaco, tema di importanza centrale in questo Atlante. Gli Autori passano in rassegna i criteri di selezione per candidare i pazienti alle diverse terapie sulla base dei risultati dei numerosi trials multicentrici condotti nel corso degli anni. Il nono Capitolo, di Samuel Asirvatham e Paul Friedman, descrive il ruolo delle aritmie sopraventricolari nell’insufficienza cardiaca, con riferimento ai meccanismi di base, alla diagnosi, e alle strategie di gestione clinica, inclusi l’ablazione trans-catetere ed il trattamento chirurgico. Il decimo ed undicesimo Capitolo affrontano il tema delle aritmie ventricolari nella cardiopatia ischemica e non-ischemica. Bruce Koplan e William Stevenson discutono gli algoritmi diagnostici e le strategie di gestione clinica delle aritmie nella cardiopatia ischemica. Kalyanam Shivkumar, Miguel Valderrabano e Jagat Narula trattano lo stesso tema nella cardiopatia non-ischemica. Entrambi i Capitoli enfatizzano l’utilizzo appropriato dei defibrillatori impiantabili nello scompenso cardiaco e discutono nel dettaglio i trials clinici attualmente disponibili. Il dodicesimo Capitolo, opera di David Cesario, Dwight Reynolds e Charles Swerdlow, si occupa dei nuovi dispositivi impiantabili per il monitoraggio cardiaco, con particolare riferimento ai monitor emodinamici impiantabili, ai pacemakers inotropi, e alle piattaforme integrate. Lo scopo di questo Atlante è fornire una “visione dall’alto” del campo delle aritmie nell’insufficienza cardiaca, fare il punto della situazione all’anno 2005, e possibilmente aiutare a definire le direzioni future. Siamo profondamente riconoscenti a tutti coloro i quali hanno contribuito alla stesura di questo Atlante che, secondo il detto “un’immagine vale mille parole”, hanno selezionato tra le loro figure e diapositive quelle a più elevato contenuto illustrativo ed informativo.
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