Descrizione
Il «Campo chiuso» esprime una perfetta sintesi tra le conoscenze derivanti dalla medicina psicosomatica, dalla psicologia dell’inconscio e dalle più moderne teorie neurofisiologiche. Le strette correlazioni tra psiche e soma espresse attraverso il movimento nei suoi attributi transitivi ed intransitivi, divengono metodo di ricerca e di trattamento. L’opera costituisce un originale approccio ad una psicomotricità più analitica, ove i dismorfismi o le anomalie dello schema di movimento vengono considerati non in quanto tali ma in relazione ai «meccanismi» di difesa fisici o psichici, coscienti o incoscienti operanti sulle strutture preposte al movimento. La necessità di mantenere una valida esecuzione motori a, per i suoi specifici attributi omeostatizzanti, anche in condizioni di alterata funzionalità del sistema, porta spesso a «compensi» che alla lunga possono risultare dannosi. Nella ricerca dei «camuffamenti somatici» e nel tentativo di superarli attraverso una restaurazione del primitivo equilibrio psico-fisico sta l’originalità del metodo. Attraverso questo si può realizzare quella perfetta sintesi tra psiche e soma, tra struttura motoria di sostegno e struttura motori a dinamica, tra i muscoli agonisti ed antagonisti su cui si basa un moderno approccio riabilitativo.
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