Descrizione
E’ oggi noto come dalla qualità della vita dipenda la qualità della salute e come quest’ultima sia relativa, secondo le ricerche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: 1) all’area fisica; 2) all’area psicologica; 3) al livello di indipendenza; 4) alle relazioni sociali; 5) all’ambiente; 6) alla spiritualità e alla religione. Ancora oggi molte istituzioni, malgrado le leggi e la cultura siano cambiate, fondano la loro operatività su stereotipi verticisti, che impediscono agli operatori di crescere e sviluppare le proprie capacità e professionalità. Nel carcere, in particolare, operano differenti professionalità, con diversa estrazione culturale e sociale, che non hanno ancora imparato a interagire secondo modalità interdisciplinari che permattano un più proficuo dialogo fra i diversi operatori e fra questi e i carcerati, per migliorare la complessiva qualità di vita dell’istituzione. Il volume si inquadra nell’ottica della psichiatria sociale, che studia gli indotti culturali microsociali e macrosociali e ne valuta l’impatto nell’insorgenza, nel mantenimento, nella risoluzione o nella cronicizzazione dei disturbi psichiatrici, psicosomatici e del comportamento.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.