Restauri estetico-adesivi indiretti parziali nei settori posteriori

Descrizione

editore: UTET scienze mediche Il ripristino morfo-funzionale dell’elemento dentale nei settori posteriori era, in passato, affidato principalmente ai restauri diretti in amalgama d’argento. Le soluzioni più raffinate prevedevano restauri indiretti in oro e, nei casi in cui la distruzione dell’elemento dentale fosse stata importante, corone complete in metallo nobile, rivestite in resina o ceramica, qualora le esigenze estetiche lo imponessero. L’obbligo di far ritenere questi manufatti attraverso meccanismi di cementazione e frizione, obbligava l’odontoiatra a preparazioni molto invasive e destruenti per l’elemento dentale. La ricerca di modalità restaurative meno demolitive, unita a una sempre maggiore richiesta di estetica da parte dei pazienti, ha contribuito alla sperimentazione e alla successiva diffusione delle tecniche adesive che, dagli anni Novanta, hanno rivoluzionato le modalità ricostruttive utilizzabili in questi ambiti. Oggi, in virtù del perfezionamento delle tecniche e dei materiali, è possibile affermare che la maggior parte dei restauri, negli elementi dentali distali ai canini, può essere effettuata attraverso l’impiego di materiali compositi, di ceramiche o di loro succedanei. Tra essi, i restauri adesivi indiretti in composito hanno dimostrato una percentuale di successo molto elevata in studi longitudinali a medio e lungo termine. Secondo molti Autori, essi costituiscono una delle metodiche di prima scelta per la riabilitazione dei denti posteriori, valida alternativa sia al restauro diretto sia, soprattutto, alla corona totale. Scopo di questo volume è quello di fornire una guida puntuale per la realizzazione di restauri adesivi indiretti nei settori posteriori. Sulla base di questa finalità, gli Autori hanno in primo luogo affrontato la formulazione del piano di trattamento, prendendo in considerazione le varie possibilità che la clinica prospetta. Sono stati quindi analizzati i passaggi, dalla preparazione cavitaria sino alla cementazione e alla rifinitura, che scandiscono le fasi terapeutiche indispensabili per eseguire un restauro indiretto adesivo. Sebbene il taglio del testo sia prevalentemente clinico, un particolare rilievo è stato dato anche ai meccanismi che sono alla base dell’adesione, alla chimica dei materiali utilizzati e alle tecniche di laboratorio impiegate nella fabbricazione degli intarsi. Il testo analizza tutte le fasi operative inerenti la scelta dei materiali da impiegare per il restauro, considerando le loro caratteristiche e proprietà, i fattori relativi all’elemento dentale e le esigenze del paziente. Di particolare rilievo la trattazione di un aspetto che, negli ultimi anni, ha assunto un ruolo determinante: la loro cementazione in relazione all’importanza che un adeguato sigillo assume nel mantenimento dell’integrità del restauro stesso. Un capitolo è stato dedicato al dente trattato endodonticamente: questa situazione clinica assai frequente, peculiare per le problematiche anatomo-funzionali che la struttura dentale residua deve affrontare, meritava una disamina a parte ed è parso opportuno concedere uno spazio idoneo, al fine di sviscerare e mettere in luce le opportunità che le tecniche adesive indirette offrono in questo ambito. Infine, considerando questa disciplina come un insieme di conoscenze in continua evoluzione, si è ritenuto opportuno anche analizzare e descrivere, attraverso l’illustrazione di alcuni casi clinici, i sistemi CAD/CAM, le cui prospettive future paiono, allo stadio attuale, estremamente interessanti anche se ancora bisognose di una analisi longitudinale a più lungo termine per essere accreditate in modo definitivo. Il testo risulta altresì caratterizzato da una eccellente iconografia che ben rappresenta le più moderne tecniche atte a consentire il ripristino funzionale ed estetico degli elementi dentali.