Descrizione
Il testo che proponiamo deriva dall’ esperienza di insegnamento nei corsi integrati di Istituzioni di Anatomia Patologica per gli studenti di Medicina, nei corsi di laurea in Biotecnologie e nei corsi di laurea delle Professioni Sanitarie. Per realizzarlo ci siamo avvalsi della collaborazione di un gruppo di Colleghi particolarmente esperti che ci hanno pazientemente sopportato e assecondato nella redazione dei singoli capitoli: a loro siamo estremamente grati. Il testo è parte di una collana di Anatomia Patologica delle edizioni UTET che presto si arricchirà di un nuovo testo: “Anatomia Patologica: la sistematica”, curato dai colleghi Pietro Gallo e Giulia d’Amati. La prima parte del volume è dedicata a “Le tecniche e la metodologia diagnostica”. L’obiettivo formativo dei Capitoli 2-5 è quello di illustrare allo studente di Medicina come l’anatomia patologica sia al tempo stesso uno strumento diagnostico e un importante strumento di ricerca. Infatti, la conoscenza delle tecniche e dei principi è necessaria non solo per la pratica di laboratorio, ma anche per decidere quando è opportuno ricorrere a un esame istologico, per comprendere appieno il significato di un referto, e per apprezzare i contenuti e la rilevanza di una pubblicazione scientifica in cui si sia studiata una lesione tissutale. Nel Capitolo 5 abbiamo dedicato ampio spazio a tutte quelle tecniche che consentono un approfondimento della morfologia tradizionale utilizzando un approccio molecolare o ultrastrutturale. I progressi che queste tecnologie hanno avuto negli ultimi anni hanno consentito lo sviluppo di una nuova branca della nostra disciplina, che abbiamo definito moifologia molecolare, la quale ha contribuito a rivitalizzare l’anatomia patologica dandole nuova linfa. La seconda parte del testo illustra “Le lesioni anatomopatologiche elementari” della patologia infiammatoria, tumorale e vascolare. L’obiettivo formativo dei Capitoli 710 è quello di fare comprendere allo studente come le nozioni apprese nei corsi di Patologia Generale si concretizzino in una lesione tissutale morfologicamente riconoscibile. Inoltre, abbiamo condotto lo studente lungo un itinerario di continue corrispondenze tra le modificazioni morfologiche e le alterazioni molecolari responsabili della lesione. N eli’ esposizione non abbiamo tralasciato di fare trasparire il nostro entusiasmo per la bellezza estetica di una colorazione immunoistochimica o di una FISH che hanno l’inestimabile valore di rendere visibile, e quindi riconoscibile allo sguardo umano, l’esistenza di un’ alterazione molecolare. “Le basi” è dedicato non soltanto agli studenti dei corsi di laurea in Medicina, ma anche a quelli di Odontoiatria, delle Professioni Sanitarie (in particolare ai Tecnici di Laboratorio Biomedico,TLB) e di Biotecnologie. L’importanza di estendere una formazione approfondita nella nostra disciplina anche a figure professionali non mediche deriva dalla consapevolezza che la qualità ultima della diagnosi anatomopatologica dipende anche dalla competenza e professionalità delle altre figure professionali.
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