Per gli 80 di Bacchini

Descrizione

“I saggi raccolti nel presente volume, diversi per impostazione e sensibilità, vogliono presentarsi come uno sguardo sull’opera di Bacchini, scientificamente improntato alla necessità di fornire al lettore e allo studioso un apparato critico possibilmente vario e attento ai diversi aspetti della scrittura del poeta parmense. Si è cercato, insomma, di fare il punto della situazione e di fornire un’ipotesi di lettura”. (dalla Presentazione di Andrea Masetti) “C’è una profonda differenza fra la parola scientifica, precisa, univoca, puntuale, e la parola poetica, che per sua natura è ambigua, ha tanti significati; la poesia può caricare la parola scientifica di significati nuovi, anche solo suggestioni foniche […]. La parola scientifica in poesia può esprimere la meraviglia […], la meraviglia di fronte alla vita… E poi la poesia, per me, è anche la ricerca della verità, come la ricerca scientifica”. (dalla Proto-intervista a Bacchini) Caducifoglie – Non doratevi, già segretamente aurate, non arrugginite, non raggrinzite quanto un piccolo pugno, disseccato; restate sempreverdi finte immortali […] (incipit di Caducifoglie, testo inedito di Bacchini) “La mia poesia vive delle sue contraddizioni, perché la poesia è una ricerca continua, ardua, e a volte ho dei raggiungimenti, delle conquiste, quasi una scoperta, ma poi spesso mi ritrovo nella disillusione, che genera una caduta morale… io non voglio possedere la conoscenza, che sarebbe impossibile, mi basterebbe individuare un orientamento, per poter dire: questa è la strada giusta della mia ricerca… per me questa strada è data anche dal tentativo di calarmi nella meccanica del pianeta e della materia per vedere com’è strutturata… […] La speculazione poetica ha in sé tutto. Pensa nel suono, nel ritmo, nei suoi silenzi, e così, lungo l’espressione sua compiuta, si avverte questo modo di considerare l’umanità nell’unità del tutto”. (dal Colloquio con Bacchini a Casa “La Gatta”) La collana “cartemoderne” (Studi e Testi) nasce come spazio editoriale destinato a contributi critici (e testi d’autore) per lo studio della “modernità” (anzitutto letteraria): contributi sia di promettenti ricercatori, sia di provati studiosi. La “modernità” sarà individuabile, volta a volta, per cronologia oggettiva, per sostanza critica, per metodo di studio, per rispondenza a canoni critici in vigore “La piccola barbarie di un “Briganti&Friends”” intende significare “(sia pur con moderno, pavarottiano, understatement) il sapore del “sodalizio”, raccolto attorno (e per) un nobile condiviso desiderio: festeggiare il poeta Pie Luigi Bacchini tramite quel che abitualmente gli studiosi possono (ed è tutto quel che possono), tramite cioè la propria opera d’inchiostro, effusa in saggi dedicati tutti alla sua opera, che pure d’inchiostro è, ma sublime”. (dalla Premessa di Paolo Briganti)