Descrizione
Un libro facile da leggere e da comprendere, ricco di informazioni e di valore clinico inestimabile, grazie alla natura innovativa del lavoro di Shudo Denmei e alla sua chiarezza, onestà e franchezza. Questo testo potrebbe essere descritto come un manuale sulla localizzazione dei punti, ma è molto di più. L’autore non descrive solo la localizzazione dei punti, ma cosa si avverte nel momento in cui li si cerca, il modo migliore per palparli e individuarli, come interpretare le diverse reazioni alla palpazione, come trattarli in modo ottimale e le loro applicazioni cliniche più utili. Aggiunge poi una sezione in cui descrive le tecniche di trattamento, concentrandosi in particolare su alcune modalità piuttosto fini di utilizzo degli aghi. I libri sull’agopuntura, in genere, descrivono la localizzazione di ogni punto in termini anatomici. Nell’era moderna, in particolare in Occidente, molti dei dettagli storici relativi al trattamento e alle qualità di ogni punto sono omessi; raramente viene riferito che le descrizioni attuali sono moderni riassunti di idee precedenti basate su fondamenta storiche e culturali molto vaste. Al contrario, gli agopuntori e i moxatori giapponesi della prima parte del ventesimo secolo hanno letto e studiato ampiamente gli scritti storici di agopuntura. Tipiche del modo tradizionale asiatico di elaborare le informazioni, queste diverse descrizioni coesistevano mentre gli agopuntori le testavano attraverso la pratica clinica. Attraverso ciò, gli agopuntori sono giunti a comprendere che i punti per l’agopuntura diventano vivi ed efficaci nel momento in cui c’è la necessità di trattarli e questo si riflette nella necessità di ottenere un certo tipo di reazione alla palpazione quando si deve trattare un punto. In Giappone la palpazione è divenuta un’arte raffinata e sofisticata nel campo dell’agopuntura e della moxibustione; la si enfatizza molto di più che in qualsiasi altro paese. E attraverso il concetto di “campi del punto”, anche la localizzazione è divenuta un concetto più flessibile, non quella certezza anatomica invariabile che viene insegnata in molti dei moderni testi di agopuntura. Questo approccio all’agopuntura è, ovviamente, eminentemente pratico e basato sull’esperienza; Shudo Denmei è un maestro in questa arte. In questo libro descrive numerosi punti, dando diverse localizzazioni tipiche in cui ottenere una reazione alla palpazione e citando diversi testi storici e moderni per illustrare la probabile origine di tali idee. Descrive inoltre la sua esperienza nella ricerca di questi diversi punti, la qualità delle differenti reazioni, quelle che per lui sono diventate le migliori tecniche per trattare queste reazioni e le condizioni mediche generalmente associate a esse.
Antonio –
Un punto da raggiungere con quei microaghi sara’ un decimo i millietro.Come entrare in S 36 ,scendere dentro 3,5 cm e non sbagliare neanche di un mm?Ex 14 5cm sopra l’ombelico e 10 cm a dx.Ma l’ombelico da dove si misura? E le pieghe della pelle della pancia sfalsano la misurazione anche solo da posizione e varie.L’apparecchio elettronico per trovare i punti si mette ad urlare
oni volta che trova una cavita’ della pelle.L’ago quindi sembra soluzione fortunosa,meglio la moxa.
…almeno prende un bel raggio intorno al punto.Come farebbe un canale a correre all’interno del corpo?Infatti non ne esiste dimostrazione…