Descrizione
La spiegazione più chiara, perfino troppo semplice, del ruolo dei canali straordinari si trova in un testo del primo secolo, il Nanjing, che rispondeva alle “difficoltà” del sapere medico del tempo. Da allora, questo tema è rimasto una delle pagine più affascinanti e al tempo stesso più oscure della medicina cinese. Chiunque si sia avvicinato in maniera profonda all’agopuntura, ha colto la complessità e la problematicità dell’argomento, ma anche la potenziale, prodigiosa ricchezza di tali strutture nel campo della diagnostica e della terapia. Nei testi classici si riscontrano spesso spiragli di luce, ma ogni opera emette suoni diversi, difficili da ricomporre in un disegno musicale armonico. Mancava finora un testo che dal cielo dei principi classici scendesse sulla terra della pratica terapeutica, sottoponendo a continua verifica quanto la teoria andava scoprendo e, soprattutto, disponendo in una struttura sistematica le varie parti del mosaico per renderle immediatamente intellegibili. È questo il senso del trattato dei Mei Jianhan e Yang Yuhua, simile a quei profondi bacini di acqua a cui tutto il sistema energetico dell’organismo si rifà per assolvere ai suoi compiti più raffinati. Il volume cattura l’attenzione del lettore a un livello sempre più profondo. E come i canali straordinari producono risorse particolarmente pregiate e inconsuete, il libro introduce a una sorta di epifania della conoscenza.
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