Descrizione
Nell’ultimo ventennio, gli strumenti di indagine accreditati nel capo della storia dell’arte (ricerca storica e documentaria, analisi formale e, last but not least, la sensibilità estetica – l’”occhio”, come si suol dire – del conoscitore) sono stati di frequente affiancati da altre metodiche, di tipo tecnologico, sempre più sofisticate e, proprio per questo, sempre più utili. Prendendo le mosse, a partire dalla metà circa del secolo scorso, da una funzione eminentemente dedicata alla conservazione e al restauro, le scienze tecnologiche sempre più si stanno affermando, anche come strumenti interpretativi, sia per quanto riguarda la datazione delle opere d’arte (misurazione del Carbonio 14, termoluminescenza, dendrocronologia, per non citare le metodiche più diffuse, a cui si sono aggiunte più di recente realtà virtuale, realtà aumentata e sperimentazioni di restauro virtuale) sia per quanto riguarda l’analisi e la definizione dello specifico stilistico. Lo strumento scientifico qui presentato, il metodo festa2face®, messo a punto da Felice Festa, Ordinario di Ortognatodonzia e Gnatologia dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, costituisce, a mio avviso, un nuovo punto di arrivo di indubbia validità e di grande interesse metodologico, i cui aspetti e la cui messa a punto ho avuto modo di seguire durante la strutturazione e verifica sulla tavola raffigurante Leonardo da Vinci, da poco portata all’attenzione degli studi, che convenzionalmente già viene definito Ritratto Lucano.
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