Descrizione
Il cardiologo oggi non è più soltanto un fine diagnosta, in grado d’interpretare magari mirabilmente l’elettrocardiogramma di superficie, ma poi in larga parte inerme nei confronti del paziente cardiopatico. Oggi può agire, sia dal punto di vista medico che interventistico (termine non esistente 25 anni fa!), e contendere al cardiochirurgo una parte sempre più consistente di pazienti una volta affidati alla chirurgia come “ultima spiaggia”. Nel frattempo la cardiochirurgia ha essa stessa compiuto passi straordinari in termini di efficacia, adottando i condotti arteriosi nella rivascolarizzazione coronarica, e sviluppando in parallelo le tecniche mini-invasive – senza circolazione extra-corporea – e la riparazione delle valvole.
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