Descrizione
Nell’ultimo decennio l’università italiana è stata sottoposta a una serie di riforme degli ordinamenti, in primis la suddivisione delle vecchie lauree quinquennali in laurea triennale e in laurea specialistica, poi modificata in magistrale. Il succedersi di queste riforme, che spesso non ha lasciato il tempo necessario per un’analisi meditata dei risultati conseguiti e degli inconvenienti incontrati, ha comunque costretto la gran parte delle facoltà a rivedere profondamente e radicalmente le loro offerte formative. Gli studi psicologici hanno particolarmente risentito di questi cambiamenti, sia per la presenza di un numero talvolta eccessivo di insegnamenti privi di contenuti disciplinari ben definiti e stabilizzati nel tempo, sia per l’idea che la laurea triennale dovesse avere contenuti, almeno in via teorica, professionalizzanti. Anche per l’insegnamento della originaria Biologia Generale si sono dovuti rivedere in modo critico i contenuti, indirizzandoli in modo specifico alla formazione di un futuro psicologo destinato ad operare per lo più in un ambiente medico e con pazienti in molti casi trattati anche farmacologicamente, oltre che con psicoterapia.
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