Descrizione
La Farmacologia Medica ha come compito lo studio dei farmaci nell’uomo sano e/o ammalato, al fine di curare e/o studiare e meglio comprendere i meccanismi fisiopatologici che sottendono alle malattie stesse. Le attuali normative che regolano lo sviluppo dei nuovi farmaci prevedono un iter molto complesso che, partendo dalla sperimentazione animale, passa a quella umana (nell’uomo sano e in quello ammalato), per arrivare, infine, alla registrazione (sotto stretto controllo delle Autorità Regolatorie) e alla immissione sul mercato (vedi Cap. 6). Una volta resisi disponibili per l’uso, i farmaci devono essere seguiti per tutto l’arco della loro vita, soprattutto dal punto di vista della tollerabilità. Infatti può capitare che alcuni effetti tossici si rendano manifesti solo dopo un uso esteso, su molte migliaia di persone, cosa che sicuramente non potrà essere ottenuta durante la sola sperimentazione clinica. I farmaci, infatti, non sono mai privi di effetti collaterali. Può capitare di ottenere sostanze dotate di modesti effetti collaterali. Quello che sicuramente non capiterà mai è scoprire o produrre sostanze utili ai fini terapeutici o diagnostici assolutamente innocue. Infatti il farmaco è una sostanza chimica estrattiva (di origine animale, vegetale, minerale) o di sintesi, capace di modificare funzioni fisiologiche e come tale, quindi, in grado di turbare equilibri più o meno importanti. Ai fini della pratica medica quotidiana è decisivo acquisire alcune conoscenze che, da un punto di vista didattico, possono essere organizzate in due parti, una generale (Farmacologia Generale) ed una applicativa (Farmacologia Clinica). La Farmacologia Generale si occupa delle leggi generali che regolano l’azione dei farmaci ordinandole in tre grandi sezioni: farmacodinamica, farmacocinetica, tossicologia.
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