Descrizione
Procedere ad una presentazione di un manuale, nell’epoca di esaltazione dell’informazione telematica, caratterizzata da estrema rapidità di obsolescenza delle nozioni e della bramosia di innovazione cui ormai siamo plasmati, è atto che vuol richiamare l’importanza della solidità della cultura e del suo tramandarsi mediante carta stampata. La manualistica è, da sempre, insostituibile mezzo informativo che a nostro avviso non trova superamento sostitutivo né, tantomeno, è vicariabile da diversi, e più accattivanti, moderni mezzi o modi didattici. Decidere se aggiornare un manuale già da qualche anno in uso è, allora, senz’altro motivo di riflessione ed infatti si è stati, fino all’ultimo, molto indecisi se rinnovare o meno la presentazione al manuale per questa seconda edizione, posto che i contenuti del volume, ormai a cinque anni dalla sua apparizione, conservano la loro validità sostanzialmente inalterata. E ciò nonostante che annunci, anche clamorosi, si fossero avuti nel trascorso quinquennio in merito ad innovazioni legislative che avrebbero dovuto essere approvate (sulla disciplina del consenso e le direttive anticipate, sulla responsabilità penale medica, sulla applicabilità della mediazione, solo per fare degli esempi) e che sono, invece, rimaste a livello di auspicio o rimangono sotto la spada di Damocle della pronuncia Costituzionale o permangono, addirittura, in attesa di un definitivo assetto, accentuandosi il senso di sfiducia e di smarrimento all’interno della categoria professionale, che avverte come le indicazioni a ben operare risultino, quantomeno, lacunose ed imprecise. Certo, qualche innovazione e qualche passo in avanti è stato compiuto in questi anni, ma sono state opere più di rifacimento estetico o rimodellamento formale che di concreta sostanza concettuale e/o metodologica.
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