Descrizione
Il melanoma viene considerato un tumore maligno con alto indice di metastasi a localizzazione selettivamente cutanea. In questo ultimo trentennio possiamo individuare tre momenti caratterizzanti che hanno fatto avanzare le conoscenze sul melanoma: – Anzitutto la diffusione sempre più intensa di campagne di prevenzione a vari livelli nella società puntando essenzialmente sul nesso di dipendenza tra diagnosi precoce e sopravvivenza. – La dimostrazione dell’inefficacia di ciò che sembrava consolidato, circa l’inutilità di ampie escissioni (3 cm) ai fini di migliorare la sopravvivenza. – I risultati di studi multicentrici che hanno confermato l’inutilità dello svuotamento linfonodale profilattico. Certamente molto è stato fatto, cito: gli studi di genetica e biologia molecolare, l’individuazione di soggetti con tipologia a rischio e del loro stile di vita, elementi utili ai fini della prevenzione. Tutto questo interesse del mondo scientifico e della comunicazione tende a far acquisire maggior certezza attraverso la conduzione di metodologie di studio concordate dai tanti Centri che operano nel mondo. Infine un capitolo innovativo, proposto da un decennio, ma che negli ultimi anni sta consolidando prospettive promettenti riguarda la tecnica del linfonodo sentinella, proposta da Morton, ripresa in Italia da Cavaliere e che si è diffusa negli ultimi anni in tanti Centri accreditati anche in Italia. È questa una procedura che per la sua attendibilità è stata inclusa nel nuovo TNM dell’American Joint Committee for Cancer, poiché consente di scoprire micrometastasi linfonodali, elemento di conferma utile per l’inquadramento della stadiazione, per la terapia tempestiva e per l’aspettativa della sopravvivenza.
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