Descrizione
Prefazione Come è noto la pratica sportiva è assai diffusa, anche a livello amatoriale, con sequenziale innalzamento dell’età degli atleti; se a questa considerazione si associa anche la stessa esigenza di sempre maggior livelli prestativi, si comprende facilmente la comparsa e talora l’incremento di traumi in ambito sportivo. La corretta prescrizione di medicina riabilitativa e fisioterapia, anche nei traumi da sport, necessita di una preliminare e accurata diagnosi funzionaIe, nel rispetto rigoroso di precisi momenti anamnestici, valutativi, biomeccanici, diagnostici strumentali; queste premesse riabilitative saranno quindi illustrate, in quest’ottica, all’inizio di ogni singolo capitolo; la medicina riabilitativa e la fisioterapia sono state illustrate quindi con i necessari richiami dei principali aspetti biomeccanici ed eziopatogenetici, presupposti necessari al congruo programma di rieducazione funzionale. Si presentano per i principali quadri clinici necessitanti di riabilitazione schemi e protocolli specifici; naturalmente sempre nella consapevolezza della grande importanza della personalizzazione delle tecniche fisiocinesiterapiche sia per carichi di lavoro, modalità e tempi, sia per caratteristiche dell’affezione e soprattutto del singolo atleta (tipo di sport, età, sesso eccetera). Sono state considerate, per distretti anatomici, le principali affezioni cliniche oggetto di recupero; una particolare attenzione è stata rivolta alla patologia dei tessuti molli come espressione di sovraccarico funzionale da sport; con maggior dettaglio sono state approfondite le trattazioni di spalla, anca, ginocchio, caviglia, rachide lombare, considerandone l’approccio terapeutico che il più delle volte si presenta conservativo, avvalendosi quindi di soli programmi fisiocinesiterapici personalizzati. La traumatologia maggiore (politraumatismi, fratture, lussazioni) non viene diversificata nel trattamento ortopedico e fisiatrico, soprattutto nei primi periodi, tra paziente sportivo e non: anche per questo motivo non verrà trattata. Obiettivo degli Autori è presentare le linee generali riabilitative utili, che in pratica si realizzano mediante associazione sinergica di rieducazione motoria, terapia fisica, massoterapia, tutori e taping, che correttamente può essere indicata programma riabilitativo individuale. Si ritiene utile presentare, nell’ultimo capitolo, le caratteristiche basilari degli attuali sistemi di valutazione di analisi del movimento-gesto atletico, che permettono di valutare la funzione motoria quantizzandola in fase dinamica; ciò presenta valenza preventiva e di monitoraggio del reale recupero durante la fase riabilitativa. Cardine riabilitativo appare la cinesiterapia, da intendere come esercizio terapeutico nelle sue espressioni isometriche, isotoniche, isocinetiche e di rieducazione propriocettiva e neuromotoria; di particolare utilità l’idrocinesiterapia, infine la terapia fisica strumentale e la massoterapia, che appaiono metodiche complementari e solo sinergiche al predetto “esercizio terapeutico”; come è noto la stessa cinesiterapia può presentare anche utilità specifica in ambito preventivo. Per facilità di consultazione in appendice sono stati presentati in termini generali i principali strumenti riabilitativi (esercizio terapeutico, cinesiterapia, fisioterapia, massoterapia, tutori/ortesi, bendaggi funzionali, taping) utilizzabili in valida sinergia, nei termini successivamente descritti, in queste patologie traumatiche da sport. Pietro Pasquetti Direttore Agenzia recupero e riabilitazione Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi, Firenze Vittorio Mascherini Specialista in medicina dello sport Azienda Sanitaria 10, Firenze
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