Descrizione
PREFAZIONE Nell’accingermi a presentare il prestigioso lavoro editoriale del dott. Francesco Pignataro devo premettere che sono rimasto veramente colpito dall’approccio culturale, multidisciplinare ed eminentemente clinico dell’opera. L’opera, della quale, a mia conoscenza, non si conoscono pari sul piano della rappresentazione grafica e dottrinale, rappresenta un formidabile strumento didattico per coloro che sono interessati, sia sul piano diagnostico che clinico, alle potenzialità dell’esame ecografico sulla diagnostica mammaria. Infatti il merito di questo enorme lavoro è stato proprio quello di puntualizzare ed evidenziare le enormi potenzialità dell’ecografia in una semeiotica, appunto quella della mammella, che era sempre stata affidata a metodiche radiologiche pure. A nessuno infatti potrà sfuggire, studiandola, che le possibilità diagnostiche offerte sono straordinarie, assolutamente non inferiori alle metodiche tradizionali, classiche e documentate, come quelle radiologiche. Lo studio ecografico della mammella ha vissuto fasi diverse. Da quella, originaria, di un controllo secondario legata solo alla potenzialità “bruta” di differenziare le forme nodulari solide da quelle liquide, passando allo studio del quadro senografico nella definizione dei tipi di tessuto mammario, sempre però corollario della mammografia, fino al periodo in cui, grazie allo studio dei dotti mammari, le potenzialità sembrarono, all’ improvviso, addirittura superiori rispetto ai tradizionali metodi di indagine. In quest’ opera vengono invece ricomposti, ognuno con la sua validità e dignità, i ruoli diagnostici dei mezzi e l’ecografia sembra rappresentare il metodo che, in buone mani e con apparecchiature idonee, può rappresentare, talvol~, l’approfondimento diagnostico necessario ed il riferimento superiore per quadri complicati ed a rischio. Certamente, un esame ecografico così come insegnato e rappresentato in quest’ opera, non può, ad oggi, essere considerato un metodo di indagine per screening di massa. Troppi operatori e troppo esperti dovrebbero essere formati. Troppo sofisticate apparecchiature dovrebbero essere introdotte. Troppo tempo richiederebbe l’esame di screening per essere eseguito con le modalità qui insegnate. L’ecografia mammaria insegnata dal dott. Pignataro è un esame di alta specializzazione e, come tale, dotata di alte potenzialità ma anche di elevato costo in senso culturale e sociale. Essa è metodica di riferimento collegata, come è, alle metodologie che la affiancano (elastografia, agoaspirazione ecc). Sono pertanto lieto ed onorato nel presentare questa che è, innegabilmente, un’opera di altissimo valore scientifico che vuoI tradurre, sul piano didattico, metodologie impegnative e impostazioni culturali proprie di una Scienza avanzata e di una Clinica calibrata sulle massime potenzialità offerte oggi dalle metodologie descritte. Auguro ai lettori di far tesoro degli insegnamenti contenuti nell’opera ed agli Autori, ai quali mi lega grande affetto, oltre che stima, quel meritato successo che solo può ripagare la loro fatica. Claudio Giorlandino
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