Descrizione
Si legge come un libro giallo, con la smania di sapere “come va a finire” ogni argomento. Ma lo si può anche consultare come una mini-enciclopedia per la quantità di notizie-scientifiche, mediche, curiose, di costume – che fornisce su cibi e bevande, sulle abitudini (corrette ed errate) e le credenze relative agli alimenti, sui luoghi comuni, i pregiudizi e le “rivelazioni” riferite a tutto ciò che riguarda la nutrizione. Smitizza tante banali – ma diffuse – convinzioni su ciò che “fa bene” e ciò che “fa male” fra gli alimenti e sui comportamenti da tenere e le scelte da operare a beneficio della “linea”; nello stesso tempo, responsabilizza spiegando i “come” e i “perché” proprio delle varie scelte e dei vari comportamenti: in modo fluido e in un italiano impeccabile ma corrente; senza pedanteria, senza “dogmatismi”, senza paroloni, eppure sempre con estrema serietà medico-scientifica, introduce nel vastissimo campo della nutrizione, delle sue basi e delle sue conseguenze, fra un sorriso e un richiamo alle tradizioni, fra una notazione di costume, un accenno alle etimologie e un riferimento all’attualità. Piccoli-grandi segreti delle proprietà di cibi e bevande vengono svelati con una semplicità così convincente che, alla fine, ti sembra ovvio e indispensabile seguire suggerimenti e indicazioni di stampo e contenuti assolutamente medico-scientifici. Il tutto è propedeutico all’approccio con situazioni tipiche nel rapporto uomo/cibo, con malattie e disturbi somatici su cui influiscono modi e tempi di alimentarsi, con i suggerimenti comportamentali validi per tutti o per determinate categorie. È un viaggio compiuto per brevi ma intense tappe nell’universo nutrizione/salute, forniti di una guida che vorremmo definire “a 360 gradi”; è come guardare e venire a conoscere quell’universo muniti di un grandangolo che esplora e mette a fuoco le varie sfaccettature della realtà. Dicevo che è come un libro giallo, questo volumetto, perché ad ogni capitolo viene da chiedersi: e adesso cosa scoprirò? Cosa verrò a sapere sulla cucina araba, sul ragù, sulla dieta ipocalorica, sulla ristorazione e salute collettiva, sulle baracchine dei gelati, sulla sindrome del nido vuoto, su fitocomposti e dieta …? Imparare a “custodirsi”, ad aiutarsi a stare bene, capire il perché dell’utilità di certi comportamenti, di certe avvertenze da seguire: tutto questo con una chiarezza così facile da assimilare che viene da parafrasare il titolo di un noto romanzo di Milan Kundera: la – in questo caso: “sostenibile” – “leggerezza dell’essere”. Ecco perché questo viaggio – sotto la guida esperta di Carlo Lesi – mi sembra la via più piacevole e agevole da seguire e percorrere per entrare consapevolmente e adeguatamente preparati nell’ormai indispensabile dimensione dell’educazione alimentare.
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