Descrizione
In una notte del dicembre 1966 ho fatto, in qualità di Assistente volontario della II Clinica Medica dell’Università di Roma, la mia prima guardia medica. Ricordo di essere stato chiamato, in quell’occasione, dall’infermiera del secondo piano perché un uomo di 38 anni era stato ricoverato per un infarto miocardico acuto; sapevo che bisognava somministrare, come era scritto sui libri all’epoca, solfato di Atropina (0,8 mg per via ipodermica) + solfato di Morfina (15 mg per via s.c.) e digitossina (0,6 mg p.o.) o strofantina (0,5 mg e.v.). Non conoscevo però il nome del farmaco in fiala che conteneva la morfina + l’atropina e la strofantina in fiala da somministrare per via s.c. Fortunatamente l’infermiera, accortasi del mio imbarazzo, mi ha suggerito sottovoce il nome del preparato, senza farsi notare dal Paziente, che superò così l’episodio acuto. A tutt’oggi ricordo l’episodio e soprattutto l’aiuto che ho ricevuto da quella infermiera alla quale sono grato perché da Lei ho imparato che non è sufficiente sapere tutto in teoria ma é necessario che questa venga applicata nella pratica clinica. Nel dicembre del 2005 facendo una lezione agli studenti del V corso di Laurea in Medicina e Chirurgia ho domandato “che cosa si deve somministrare ad un Paziente affetto da insufficienza surrenale cronica?”. Gli studenti hanno correttamente individuato l’ormone, la posologia ecc.. Allora, sempre memore dell’esperienza vissuta, ho chiesto: “per favore, qualcuno scriva la ricetta”. Nessuno era in grado di scriverla. Dai due episodi che ho raccontato dalla mia esperienza di medico e docente è nata l’idea di scrivere questo Prontuario. Nel testo si troverà, infatti, per ogni malattia, una prima parte in cui è esposto quali farmaci somministrare e le relative modalità e una seconda dove vengono descritte le proprietà farmacologiche di ogni farmaco citato. A mia volta, ho imparato molto nel redigere il libro e se il lettore acquisirà anche una sola nozione di terapia allora significherà che l’insegnamento ricevuto dalla infermiera del secondo piano nel dicembre del 1966 sarà stato trasmesso anche a coloro che esercitano ed eserciteranno la professione medica dopo di me.
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