UOMINI CHE UCCIDONO – Storie, moventi e investigazioni

Descrizione

LA PRIMA CAUSA DI MORTE DELLE DONNE TRA I 16 E I 44 ANNI È L’AGGRESSIONE DA PARTE DEI LORO COMPAGNI. UOMINI, PER LA MAGGIOR PARTE NORMALI, CHE UCCIDONO IN PREDA A RABBIA O GELOSIA. LE VITTIME SUL CAMPO DI BATTAGLIA HANNO TUTTE LO STESSO SESSO. COLORE DIVERSO, CLASSE DIVERSA, CULTURA DIVERSA, RUOLI DIVERSI. UGUALI SOLO NELL’ESSERE SOPRAFFATTE PERCHÉ DONNE. Chi sono le donne uccise dagli uomini? E chi sono gli uomini uccisi dagli uomini? Le indagini investigative in questi casi beneficiano dei moderni metodi scientifici e delle nuove tecnologicie a disposizione della Polizia, ma è comunque la mente acuta e preparata dell’investigatore a consentire la risoluzione del caso. Il testo, rigoroso nel metodo di analisi e di presentazione dei dati, ma di piacevole e agile lettura, si rivolge sia a chi per passione si avvicina al mondo della criminalità sia ai professionisti del settore che vogliono approfondire la conoscenza di queste particolari tipologie di omicidio attraverso un’ottica multidisciplinare. Il libro nasce dalla fusione di due esperienze maturate nel tempo: quella criminologica e di ricerca della psicologa docente universitaria che da molti anni si occupa di violenza contro le donne e quella dell’investigatore che per oltre quattro anni ha diretto la Sezione Omicidi della Squadra Mobile della Questura di Roma. Nella prima parte affronta il femminicidio e l’omicidio attraverso l’analisi dei casi degli ultimi anni, prendendo in rassegna gli studi e le ricerche nazionali e internazionali che permettono di comprendere cosa si può nascondere dietro questi gesti efferati, quali sono i fattori di rischio sociali, psicologici e culturali. Nella seconda parte del testo vengono affrontate le varie fasi delle indagini di Polizia, dalla notizia del reato alla conclusione del caso. Gli autori accompagnano il lettore sul luogo del delitto, raccontando come agiscono squadra mobile e polizia scientifica per trovare il colpevole e raccogliere prove e indizi per assicurare alla giustizia l’omicida. La parte relativa ai rapporti di comunicazione della polizia con i mass media è, poi, di particolare interesse perché pone attenzione critica al nodo cruciale del diritto di cronaca e di informazione e la segretezza delle indagini.