MANUALE CLINICO DI PSICOFARMACOLOGIA GERIATRICA

70,00 

Cic Edizioni Internazionali
Disponibilità 6-7 giorni
Pagine: 832
Anno di pubblicazione: 2008
Copertina: brossurata
Formato: 16×23
ISBN: 978-88-7141-807-0
geriatria

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COD: ci807 Categoria: Tag:

Descrizione

Presentazione dell’edizione italiana: Scapicchio P.L. Cos’è che determina la pubblicazione di un nuovo manuale di psicofarmacologia? Di getto, si è portati a pensare che in questo campo non vi siano così tante novità da giustificare ampliamenti ulteriori della già ampia trattatistica esistente. La necessità di un nuovo manuale può nascere solo da due motivi: il primo è dato da un sostanziale avanzamento delle nozioni; il secondo da una maggiore utilità pratica del volume, come supporto reale e concreto all’attività clinica quotidiana. E quest’opera ha per argomento un settore della psicofarmacologia particolarmente complesso come quello geriatrico; soggetto, negli ultimi anni, ad importanti evoluzioni dottrinali e sperimentali che hanno modificato sostanzialmente la pratica clinica. E’ noto che da cinquant’anni a questa parte, vale a dire dalla nascita della psicofarmacologia, pochissime ricerche cliniche sono state condotte specificamente su popolazioni di anziani. Si comprende allora l’importanza di una pubblicazione che veda la luce dopo le varie querelle sull’uso degli antipsicotici di prima e seconda generazione in psicogeriatria, sulla non appropriatezza di molte prescrizioni di antidepressivi nell’età anziana, sull’opportunità di curare l’Alzheimer con inibitori delle colinesterasi, sul sempre più frequente impiego off-label di stabilizzanti dell’umore, sull’utilizzazione cronica di farmaci sintomatici ad azione ansiolitica ed ipnotica in vecchiaia. Il volume è stato pensato per dare risposte proprie della psicofarmacologia geriatrica a tutti questi argomenti e l’articolazione dei capitoli è conforme a tale impostazione. I paragrafi seguono, infatti, questa successione: farmacocinetica, farmacodinamica, meccanismi d’azione, interazioni farmacologiche, indicazioni, efficacia, utilizzo clinico, effetti collaterali, trattamento di specifici disturbi e sindromi. E già scorrendo le pagine del primo capitolo ci si rende conto della modernità di impianto del manuale e della sua impostazione eminentemente pratica: continui rimandi alle fonti nel web, tabelle riassuntive sulle decisioni operative più comuni da assumere nella scelta delle prescrizioni, la Cochrane come confronto EBM dell’esperienza clinica personale del medico nel mondo reale, quasi sempre alle prese con la complessità determinata dalle co-occorrenze patologiche. Basterebbe, infine, leggere il capitolo sugli antipsicotici per rendersi conto dell’utilità del volume e della qualità del suo aggiornamento. Non solo cronaca fino ai nostri giorni, ma commenti, giudizi, interpretazioni capaci di sciogliere i nodi critici di una prassi terapeutica che sembra sospesa tra impotenza e azzardo. Un libro davvero molto utile al clinico in un momento in cui la psicofarmacologia geriatrica è diventata terra di frontiera professionale e vera scienza della complessità. Un sussidio importante per orientarci con serenità e per condurci razionalmente a decisioni mai facili (dalla Presentazione).

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