Descrizione
Nel campo muscolo-scheletrico la diagnostica per immagini ha subìto negli ultimi decenni un’evoluzione epocale con l’introduzione di nuove metodologie tecniche per meglio evidenziare le varie patologie. In tale ambito ultrasuoni, tomografia computerizzata e risonanza magnetica rappresentano spesso il gold standard dei protocolli diagnostici. Troppo presto la radiologia tradizionale, pur con la nuova tecnologia digitale, è stata considerata un supplemento talvolta ai limiti del necessario. Per contro, allo stato attuale, nessuna altra metodologia diagnostica consente uno studio dettagliato delle componenti scheletriche sia in condizioni basali sia negli studi in carico. La valutazione delle alterazioni del piede rappresenta un punto paradigmatico di tale procedura. Numerose, infatti, sono le patologie da carico di tale segmento del corpo umano che necessitano di una codificazione radiologica che, da un lato, corrisponda alla reale situazione in cui la sintomatologia si evidenzia, e dall’altro consenta, grazie allo studio delle varie modificazioni in carico delle componenti scheletriche, una diagnosi precisa e quindi un corretto approccio terapeutico. Questo lavoro nasce per agevolare i Colleghi che, nella pratica quotidiana, si trovano ad avere delle perplessità di fronte alle radiografie di piedi sotto carico, sia per il quesito clinico spesso inadeguato, sia per una conoscenza talora non approfondita della fisiopatologia dinamica del piede. Tali difficoltà si esplicano nel ridurre il referto a poche righe che non inquadrano la patologia ed alla fine non forniscono indicazioni utili all’ortopedico, nostro diretto interlocutore. La necessità di rapportare la clinica all’imaging ci ha stimolato ad approfondire concetti di non stretta pertinenza radiologica ma che sottendono all’applicazione pratica, al fine di avere una visione più completa di queste patologie. Il nostro lavoro nasce quindi da una collaborazione continua tra Radiologo ed Ortopedico Podologo, frutto di un confronto sia giornaliero sia retrospettivo sulla complessa patologia del piede dismorfico dell’adulto. Abbiamo cercato di riunire in un unico testo tutte le nozioni che riteniamo necessario conoscere per un corretto studio dei dimorfismi del piede, sia da un punto di vista tecnico (esecuzione dell’esame) sia fisiologico, clinico e morfologico, nel tentativo di rendere più sistematica, più immediata e, perché no, più interessante, la refertazione del piede, che in Ortopedia prevede essenzialmente l’analisi in carico. Per questo abbiamo iniziato con lo studio della biomeccanica dinamica, rapportandoci di seguito con un confronto diretto tra l’imaging e la patologia.
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