Descrizione
Il testo atlante del Prof. A. Zuccari e Collaboratori tratta un settore della protesi dentaria che per lungo tempo è stata identificata, erroneamente, come protesi «sociale». Contemporaneamente lo sviluppo delle tecniche implantologiche, della protesi parodontale dell’ortodonzia preprotesica sembra aver assorbito la maggior parte degli interessi e sforzi di coloro che si occupano della Protesi in campo odontostomatologico. Tuttavia diversi studi epidemiologici evidenziano come in Italia l’edentulismo parziale e totale sia ancora ampiamente diffuso soprattutto negli anziani ed in certe fasce di popolazione culturalmente ed economicamente più deboli e per converso l’elevato costo odontotecnico e clinico-procedurale delle metodiche implantologiche e protesiche fisse dianzi citate le rende inaccessibili ai potenziali beneficiari. Altri fattori contribuiscono a mantenere assai elevata la richiesta di riabilitazioni protesiche rimovibili. L’aumento della durata della vita media, e quindi l’incremento degli anziani nella popolazione, la necessità per essi di conservare un apparato masticatorio perfettamente efficiente ai fini di una adeguata alimentazione, la loro accresciuta sensibilizzazione nei confronti dell’estetica e della fonetica dell’apparato oro-dentale, il miglioramento del benessere in questa fascia d’età, determinano non solo un incremento quantitativo delle richieste di riabilitazione protesica, ma anche un più elevato livello qualitativo delle stesse per una migliore e più confortevole qualità della vita. Pertanto la protesi amovibile ed amovo-inamovibile con questa positiva connotazione sociale rappresenta una soluzione più realistica ed altrettanto valida nonché dignitosa se allestita con lo stesso rigore e metodologia con cui Zuccari e Collaboratori analizzano i diversi materiali e tecniche d’impronta per protesi rimovibile. Sono assolutamente convinto che la realizzazione di un buon manufatto protesico debba passare attraverso una scelta accurata degli idonei strumenti e materiali d’impronta nonché sull’adozione di una corretta tecnica di rilevamento della stessa. Gli AA. ci guidano in questo difficile compito, soprattutto arduo per il giovane odontoiatra ancora poco avvezzo ai problemi della routine quotidiana, con la sicurezza del clinico ricco di esperienza pratica, l’efficacia didattica del docente ed il rigore scientifico del ricercatore. Materiali e tecniche d’impronta sono trattati in dettaglio secondo le concezioni più recenti senza trascurare alcuni materiali come le paste termoplastiche o tecniche come l’anello di rame che, quando correttamente impiegati, mantengono a tutt’oggi la piena affidabilità. L’esposizione semplice ed essenziale, ma ricca di informazioni ed indicazioni pratiche è impreziosita da un’abbondante e pregevole iconografia che rende ancor più chiari, metodi e tecniche differenti. Un capitolo giustamente sintetico, ma raramente reperibile in testi analoghi, tratta un argomento di estrema attualità: il trattamento e la disinfezione delle impronte e la protezione degli operatori. Il testo atlante di Zuccari e Coll. rappresenta sicuramente un valido contributo didattico e professionale per quanti, studenti di odontoiatria o dentisti pratici, vogliano approfondire le loro conoscenze sulle problematiche teorico-pratiche relative ai materiali e tecniche d’impronta per protesi dentaria amovibile ed amovo-inamovibile.
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