Descrizione
“Nessuno si bagna due volte nella stessa acqua” diceva Eraclito, a sottolineare il divenire della nostra vita che fa sì che ogni attimo coincida con un cambiamento anche impercettibile del nostro organismo. Carlo Campanile, nel suo romanzo “Se la luna mi porta fortuna” con una piccola malignità aggiungeva ironicamente che a partire da 30 anni “ognuno fabbrica giorno dopo giorno il proprio morto”. Queste due incontestabili verità cozzano purtroppo con l’intimo desiderio di ognuno di noi che vorrebbe conservare per sempre la bellezza ed i pregi della gioventù. Nel contrasto insito fra queste due affermazioni si colloca la terapia ortodontica, allorché al momento di togliere le apparecchiature utili al raggiungimento di un corretto allineamento ed ad una giusta occlusione, viene richiesta di “garantire” il risultato a lungo nel tempo, possibilmente a vita. Partecipi, anche per una congrua esperienza clinica, delle difficoltà tecniche, biologiche nonché delle possibili incomprensioni nei rapporti medico-paziente, gli Autori hanno voluto in questa monografia sintetizzare tutto quanto caratterizza il “dopo” terapia ortodontica, dai mezzi di contenzione di ieri oggi forse domani, alla valutazione dell'”ageing” nell’insieme oro-buccale, sino a quanto reperibile negli archivi della cosiddetta “litigation”, quando il rapporto medico-paziente si sfilaccia da una completa fiducia al “sospetto” di un possibile danno iatrogeno. prof. Roberto Giorgetti
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