Descrizione
Secondo raccoglitore con schede dell’opera. Comprende sia “Apparato respiratorio” che “Apparato tegumentario”. Un buon chirurgo deve essere un buon artigiano, che capisce l’importanza dell’autocritica, di documentarsi e di cercare la verità in ogni cosa che fa. Deve anche avere un pizzico di ego, caratteristica che spesso si ha in traboccante abbondanza. Rende le cose molto più facili anche un po’ di fortuna, specie agli inizi. L’autocritica è indispensabile per capire gli errori, interpretarli, cercarli e cambiare il proprio comportamento in base alla conoscenza di questi e della letteratura. L’ego serve per superare le delusioni e i fallimenti, per conservare quel minimo di sana e sincera competizione, senza la quale nulla va avanti e migliora; per aver quel fegato di chiudere un addome fidandosi delle proprie legature, e non riaprirlo inutilmente, come ci si fida di fare una doppia in montagna su un chiodo solo, e non si torna certo su a vedere se era piantato bene. Sovente le proprie decisioni sono di vitale importanza e una miscela di modestia, umiltà e determinazione è vincente. Per scrivere un libro di chirurgia, un buon chirurgo è un ingrediente essenziale, ma non basta: ci hanno già pensato i professori delle università statunitensi, si sono messi in tanti, validissimi, con mezzi infiniti e con tradizione e addestramento nel campo della pubblicazione scientifica che sono, a mio avviso, molto molto grandi e superiori. Hanno creato figure di grandi editor, che hanno coordinato l’opera di decine di autori, che hanno scritto su un argomento perché su quell’argomento avevano in precedenza pubblicato molto. Quando è stato proposto all’autore di fare un libro di chirurgia, aveva ben presente tutto ciò e il suo ego non era sufficiente per non tenerlo in considerazione. Qualcosa però aveva fatto in questi anni, era diventato un buon artigiano del settore e aveva messo da parte molte belle immagini: cercare di trasferire ai colleghi più giovani queste due cose è stato il suo proposito. Nasce l’idea di un atlante di immagini che, accompagnate da un breve testo molto pratico, possa essere di ausilio per imparare la chirurgia e complemento al resto della letteratura. Ad anelli, a tutela dell’utente, per consentire l’integrazione in un futuro di argomenti dove l’archivio fotografico non ha consentito l’utilizzo del “vivo”, per quei motivi pratici che rendono duro e impegnativo documentare bene in tutti i momenti una casistica consistente, ma con le problematiche della libera professione. È quindi impegno dell’autore continuare a produrre immagini anche di argomenti già trattati, in modo da rendere possibile e facile il miglioramento e l’aggiornamento dell’opera. Diviso in più volumi, perché le grandi montagne vanno scalate in più giorni, per lo meno le prime volte.
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