Descrizione
Testo a cura di Sadi Mahraba. Il “ben-essere” – distinto dal “benessere” economico – inteso come il completo e inscindibile “star bene” dell’individuo sul piano fisico, mentale, spirituale e sociale: ultima, apprezzata frontiera della psicologia, in linea con i nuovi orientamenti dell’OMS, tesi a promuovere il concetto di “salute totale”, al di là di quello tradizionale della salute come semplice assenza di malattia. Ma questa linea vincente nasconde, in termini nuovi, una irrisolta sfida antica, che è raccolta dagli Autori del libro: come studiare scientificamente la soggettività umana, luogo e fondamento del “ben-essere”, senza tradire o ridurre i suoi significati, che sfuggono ad ogni standardizzazione? Partecipi da anni di un gruppo di ricerca dell’Università di Padova, i sette Autori, che sono psicologi, psichiatri e biologi, propongono soluzioni originali e diverse, ma tutte accomunate, in ultima analisi, da quattro chiavi di lettura, che Sadi Marhaba esplicita nell’Introduzione. Si delineano così molti contenuti nuovi e illuminanti: come la critica puntuale dei più recenti questionari nordamericani sulla “qualità della vita”; l’orizzonte aperto dal paradigma eco-biologico sugli “universali psicologici panumani”; la riscoperta della “metafora” come veicolo privilegiato nei meandri della soggettività; la crisi dell’intersoggettività e della stessa soggettività nella malattia mentale; i significati soggettivi dell’odierno disagio adolescenziale; e le preziose categorie della “conoscenza per penetrazione” e della “condivisione”, come strutture valoriali, e non solo tecniche psicoterapeutiche, capaci di renderci almeno parzialmente partecipi della sofferenza psicotica e dell’esperienza sciamanica, accomunate dalla loro solo apparente diversità rispetto alla nostra quotidiana e “razionale” soggettività.
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