Descrizione
Fa molta paura la malattia di Alzheimer. Per i familiari non è facile comprendere bene cosa significhi e, anche tra coloro che fanno dell’assistenza al malato di Alzheimer una professione, spesso i pregiudizi sono ancora diffusi. L’Alzheimer non è una malattia psichiatrica e il malato non è semplicemente “fuori di testa”. La relazione, elemento fondamentale del prendersi cura di un malato, è presto accantonata perché l’Alzheimer annulla le classiche modalità comunicative. È tuttavia sbagliato pensare che il malato di Alzheimer abbia perso ogni capacità di comunicazione. Egli comunica come può e sta a noi imparare a capirne il disagio. Capire, per esempio, che è possibile comunicare anche quando il malato non può più usare la parola. Così scopriremo che spesso, dietro a un comportamento che ci disturba, si nascondono bisogni primitivi come la fame, la sete, il dolore, il prurito, il caldo, il freddo. L’obiettivo di questo libro è quindi ambizioso, poiché vuole raggiungere tanti operatori sanitari dedicati e modificare la loro cultura nell’assistenza ai malati di Alzheimer. INDICE Autori Presentazione Prefazione Dediche e ringraziamenti 1) La malattia di Alzheimer: un inquadramento 2) Disturbi comportamentali e dell’umore 3) Disturbi cognitivi 4) La comunicazione 5) La famiglia del malato di Alzheimer 6) Aspetti sociali, previdenziali e legali 7) Le associazioni Appendice – Dieta e malattia di Alzheimer: tra rischio, prevenzione e terapia Bibliografia
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