Descrizione
L’intero «razionale» della diagnostica di laboratorio si può ritenere fondato su tre ordini di principi: i principi fisiopatologici, i principi diagnostici ed i principi operativi. I principi fisiopatologici sono alla base delle indagini di laboratorio: ne motivano l’esistenza e la messa a punto tecnologica, ne guidano l’applicazione e l’interpretazione, ne spiegano le insufficienze e i limiti. È pertanto necessario conoscere le basi biologiche molecolari e strutturali dell’organismo umano sano e nelle diverse malattie. Le informazioni ottenute devono poi essere ordinate secondo principi diagnostici che prevedano una logica di risposta del laboratorio alle domande della clinica strettamente modellate sulle esigenze di quest’ultima. A sostegno dell’operatività diagnostica vengono continuamente elaborati ed aggiornati rigorosi criteri per valutare il valore semeiotico delle indagini di laboratorio e per massimizzarne l’utilizzo clinico dei risultati. I principi operativi rappresentano il gruppo più eterogeneo di nozioni fondamentali, perchè vanno in quel complesso di norme che il laboratorio deve seguire per assicurare una qualità ottimale dei risultati. Questa premessa concettuale è il disegno su cui è stato strutturato il volume “Fondamenti di diagnostica”.
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