Descrizione
Nell’impostare i «Principi di tecnologia» l’Autore si è chiesto quale potesse essere la diversificazione dai testi esistenti e quale il «messaggio» da trasmettere. La diversità dalle trattazioni specifiche consiste nella peculiare prospettiva con cui i singoli argomenti vengono svolti. La visione, e quindi l’impostazione, è improntata al concetto innovativo di una tecnologia «dedicata» che ha in comune con altre tecnologie i mezzi ma è unica per finalità: l’ottenimento di informazioni di significato diagnostico. La conoscenza della tecnologia di laboratorio va intesa come capacità di impiego della strumentazione ed abilità nello sviluppare ed applicare i criteri opportuni nella scelta dei mezzi per l’analisi di un dato costituente. La dotazione strumentale e l’operatività del laboratorio sono il risultato finale del confluire e dell’integrarsi di numerosi principi analitici di base: da quelli spettroscopici consolidati dal tempo, ai più diffusi (assorbimento UV/visibile), ai più recenti (risonanza mangetica nucleare), dalle tecniche separative a quelle elettrochimiche, ecc. La trattazione dei singoli argomenti, in particolare la parte di chimica analitica (metodi fisici e chimico-fisici di analisi), deve essere, quindi, vista non semplicemente come mezzo di studio e di sviluppo della tecnica analitica stessa, ma in funzione delle applicazioni nell’ambito del laboratorio, in quanto la strumentazione clinica è il risultato finale del confluire e dell’integrarsi di molteplici tecniche analitiche e di base.
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