Acqua e sale – Acidi e basi

Descrizione

Approccio pratico all’interpretazione e alla gestione dei disturbi dell’equilibrio acido-base ed irdoelettolitico È risaputo che vi è una certa difficoltà da parte dei medici in generale ma anche di quelli d’urgenza nell’affrontare la fisiopatologia e la clinica dei disordini dell’equilibrio acido base e idroelettrolitico nonostante questi nella pratica clinica siano molto diffusi. Probabilmente ciò è dovuto a come questi argomenti sono stati pre-sentati durante il corso degli studi di medicina, oltre che alla difficoltà di reperire testi che li trattino tenendo presente soprattutto l’aspetto clinico. Poiché siamo convinti che un’interpretazione corretta dei disturbi del-l’equilibrio acido base ed idroelettrolitico sia fondamentale in medicina d’urgenza e che una giusta lettura di ciò che lo strumento di laboratorio ci fornisce apra davvero una finestra su un mondo in grado di fornirci im-portanti chiavi interpretative della realtà clinica che è costituita dal pa-ziente, ci è sembrato opportuno proporre un testo “pratico” che partisse nel suo svolgersi proprio dalla esperienza di tutti i giorni. Il volume è organizzato in due parti. La prima tratta le problematiche dell’equilibrio acido-base a partire da elementi di chimica, biochimica e fi-siopatologia espressi in forma concisa ma rigorosa, tali da permettere di comprendere la parte clinica che segue. Ampio spazio viene dato all’interpretazione clinica dei disordini del-l’equilibrio acido base semplici e misti, dove il metodo utilizzato è quello del caso clinico che pone il lettore nella stessa condizione di quando, medico o studente, deve interpretare il referto emogasanalitico al letto del paziente. Abbiamo insistito molto sulla presentazione di casi clinici perché li riteniamo determinanti ai fini dell’apprendimento e perché in questo modo è possibile condurre il lettore, passo dopo passo, ad impossessarsi del metodo proposto per l’interpretazione dei dati strumentali suggerendo anche come fare, banalmente, i calcoli per arrivare a definire ad esempio il compenso atteso o il gap del bicarbonato. In questo crediamo stia una delle parti più originali del testo. La prima parte si conclude con l’approccio terapeutico, visto dapprima nelle sue linee generali e poi in quelle più specifiche. Si è voluto in questa parte sottolineare quale dovrebbe essere il ragionamento corretto per impostare la terapia dei disordini misti di tipo controbilanciante e additivo. Poiché è difficile trovare questo argomento nei libri normalmente consultati dai medici e dagli studenti, ci è sembrato che l’averlo trattato in questa sede costituisca un altro motivo di originalità del nostro testo. Nella seconda parte vengono affrontati i disturbi idroelettrolitici da un punto di vista fisiopatologico e clinico. La presentazione di ogni disturbo termina con un caso clinico che ha il pregio didattico di riassumere quanto proposto in precedenza, di suggerire “nella pratica” la soluzione del problema e di fornire lo stimolo per riflettere su casi analoghi che si potranno presentare nella pratica clinica. Una particolare attenzione si è voluta riservare alla terapia con i fluidi. Anche in questo caso l’impostazione dell’argomento e le indicazioni poste ci sembra possano cogliere, con una certa originalità, le esigenze dei clinici e degli studenti. Abbiamo voluto concludere con una parte dedicata alle unità di misura, questo per facilitare la lettura di questo testo ma anche per facilitare la lettura e l’interpretazione del referto dell’esame di laboratorio. Infine, crediamo che un valore aggiunto al libro sia dato dal CD allegato che permette di interpretare informaticamente il referto emogasanalitico. Crediamo che uno strumento di questo tipo possa facilitare l’approccio del medico ai disturbi dell’equilibrio acido base, in particolare di quelli misti. Quello che raccomandiamo è di evitarne il suo utilizzo prima di avere studiato a fondo il testo a cui il CD fa riferimento nel suo processo logico e comunque di utilizzarlo solo dopo aver visitato accuratamente il paziente.