Il rischio biologico nei laboratori

2.479,00 

anno di edizione 2001
dimensioni 17×24
appendici 3
autori 2
capitoli 12
figure a tratto 3
pagine 176
tabelle 11
Editore: C.G. Edizioni Medico Scientifiche

Esaurito

COD: cg030 Categoria:

Descrizione

Com’è noto, il DLgs 626/1994 si occupa della prevenzione dei rischi e della sicurezza nei luoghi di lavoro e in questo libro si prende in considerazione per la prima volta il rischio biologico, anche se nella applicazione pratica l’attenzione alle problematiche ad esso sottese sono certamente meno considerate rispetto ad altre.Ciò probabilmente in relazione al fatto che il tipo di rischio citato viene istintivamente correlato solo a situazioni strettamente attinenti all’esercizio della medicina. In effetti, in molti altri campi ed attività si può ravvisare l’esistenza di questo particolare tipo di rischio (ad esempio in campo agrario, alimentare, biotecnologico ed anche in uffici, archivi, biblioteche, ove si possono verificare esposizioni ad acari, miceti, legionelle, ecc…). Oltre a questo aspetto va sottolineata l’importanza che la concezione del rischio può avere ai fini dell’adozione di idonei interventi di prevenzione/protezione. Il vocabolario italiano definisce “rischio” un “probabile pericolo”, ovvero la probabilità che accada un evento sfavorevole. Per quanto riguarda il DLgs 626/1994 va anzitutto rilevato che nel testo originale, nel quale venivano specificate le definizioni di molti termini (lavoratore, datore di lavoro, agente, prevenzione, ecc…) non era stata data alcuna interpretazione dei concetti di rischio, pericolo, danno, che verranno inseriti solo nella successiva circolare esplicativa dell’agosto ’95. Il significato attribuito al termine in oggetto ha, comunque, importanti ricadute sulla stima e su ciò che ne deriva; infatti, qualora per rischio si intende pericolo, ovvero qualche cosa che potrebbe determinare un danno per la salute o per la sicurezza del lavoratore, le figure professionali maggiormente coinvolte sarebbero progettisti e costruttori, mentre se si privilegia il concetto di esposizione e, pertanto, per rischio si intende la probabilità che vi sia, appunto, un’esposizione capace di provocare danno alla salute del lavoratore, le figure più idonee ad essere chiamate in causa per valutare, eliminare, ridurre, informare sarebbero igienisti, ingegneri, chimici. Infine, qualora rischio sia inteso come sinonimo di danno, le figure coinvolte saranno i tossicologi, gli epidemiologi, i medici del lavoro. Sono queste le considerazioni che ci hanno indotto a compilare questo manuale che focalizza l’attenzione sulle attività di laboratorio, di qualsiasi tipologia, con l’obiettivo di analizzare i problemi e di suggerire l’adozione di comportamenti e di soluzioni tecniche corrette, nel rispetto della normativa vigente.

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