Descrizione
Si moltiplicano ormai gli interventi più o meno poderosi e ponderosi sul conflitto innegabile e inesauribile tra progresso scientifico e valori-diritti della persona, che si esaspera là dove l’ansia della ricerca scientifica slatentizza rischi, esalta poteri, supera acquietanti e accettati limiti, offrendo alla medicina, in modo particolare, avventurose opportunità di tal penetranza e di tal imprevedibile e forse incontenibile potenzialità da travalicarne i fini, da snaturarne l’essenza. Del resto, le ragioni della bioetica si propongono e prefiggono modi, tempi, strumenti per dare un senso umanamente accettabile e comprensibile al conflitto, meglio al rapporto tra scienza, dignità della persona e della vita, e diritto, valorizzando al contempo l’inestinguibile ricerca di nuove frontiere della conoscenza e le fondamentali garanzie di sicurezza, di salute, di libertà necessarie alla società democratica, essenziali alla stessa sopravvivenza di una civiltà fondata sui valori e sui bisogni di una spiritualità non sopraffatta. I grandi approcci, spesso solenni e pervasivi, della filosofia morale si richiamano tuttavia alle sorgenti inestinguibili delle ideologie e attingono ardimentose attitudini di pensiero, che si distinguono peraltro per ispirazioni spesso diverse e inconciliabili, quelle stesse che delegano alla bioetica l’acquisizione di linguaggi comuni, di obiettivi condivisi. Eppure, la ricerca di riferimenti solidi, di affidanti chiavi di lettura non può non essere perseguita, se si vogliono dare delle congrue risposte, fornire strumenti di giudizio, essenziali e propedeutici alla dinamica regola deontologica e alla rischiosa e sfuggente regola giuridica, a chi quotidianamente opera in una realtà professionale, su cui sempre di più insistono pressioni, pulsioni, opzioni che la scienza propone e che l’umano sentire considera con speranza, con angoscia, nelle temperie del buio. Rosagemma Ciliberti coglie intelligentemente e serenamente questo bisogno di conoscenza e di chiarezza che il medico vieppiù esprime sopraffatto e confuso com’è dal sensazionalismo mediologico e dai manicheismi ideologici. E il suo lavoro, così ricco e compiuto, così olto ed elevato, così notoriamente equilibrato pur nel rispetto dei canoni culturali di una dottrina scientificamente matura, particolarmente e felicemente si armonizza con il progetto editoriale di offrire al medico italiano occasioni di riflessione capaci di superare la contingente necessità quotidiana, e di fornire coordinate esegetiche per un’interpretazione coerente e serena dei vecchi e nuovi problemi della professione. Rosagemma Ciliberti offre davvero a tutti noi medici, con semplicità e vivezza, una buona occasione per crescere e conoscerci. Presentazione di Mauro Barni, Professore Ordinario, Università degli Studi di Siena
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