Descrizione
Nella prefazione de “L’orecchio musicale”, il noto didatta belga Edgar Willems scrive: “Il vero insegnante è anche psicologo. E’ necessario che sia capace di seguire l’attività interiore dell’allievo durante l’esecuzione di un esercizio: di rendersi conto se è l’intelletto che entra in azione, o la sensibilità emotiva, oppure ancora la sensorialità”. Ispirandosi a questa concezione dell’educatore (musicale), e tenendo presente l’inevitabile (e per certi versi complesso) “filtro soggettivo” che condiziona la percezione del dato sonoro, nel presente volume si sono scritti brevi paragrafi in cui si accennano problematiche che superano il semplice apprendimento del dato tecnico (musicale) spingendosi al confine tra percezione soggettiva e determinazione oggettiva del dato sonoro; per consentire ulteriori approfondimenti si sono fornite indicazioni bibliografiche da cui partire per un corretto (e quanto più ampio possibile) approccio a queste specifiche, complesse problematiche. Per quel che riguarda l’alfabetizzazione musicale, oltre allo studio degli elementi “tecnici” mediante i quali si struttura la teoria musicale di base è necessario per l’allievo vederne l’applicazione pratica mediante la visione di un nutrito e vario numero di partiture e spartiti, unitamente ad scolti guidati e suddivisi per temi, utilizzando brani di musica classica ma anche di musica leggera, jazz e rock.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.