Descrizione
Uno dei problemi che quotidianamente “affliggono” il medico dello sport è senza dubbio quello delle aritmie cardiache. Quasi un’“epidemia”, scaturita da una reale elevata frequenza di alterazioni del ritmo nello sportivo amatoriale e nell’atleta e, nello stesso tempo, dalla diffusione di metodiche elettrocardiografiche, come l’elettrocardiogramma dinamico di Holter, che ne hanno reso più facile il riconoscimento. Fortunatamente, le aritmie osservate hanno in maggioranza una prognosi benigna, quando addirittura non rappresentano, come nell’atleta di resistenza di alto livello, una semplice variante della normalità legata alle modificazioni del tono neurovegetativo indotte dall’allenamento.
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