Descrizione
Nel campo della podologia, l’analisi della marcia con sistemi computerizzati rappresenta un po’ quello che in cardiologia è l’elettrocardiogramma. Tuttavia, specie con le pedane di pressione, con cui si analizzano unicamente i vettori di forza verticali originanti dalla reazione piede-suolo, l’interpretazione dei dati richiede un’attenta integrazione fra osservazione clinica e valori ottenuti. Ritengo dunque molto interessante questo testo del dr. Luca Avagnina,poiché coniuga una solida preparazione biomeccanica con l’insostituibile vaglio dell’esperienza, maturata “con il piede in mano” ed i ferri del mestiere. Il consiglio è dunque quello di una attenta lettura da parte di tutti gli addetti ai lavori, chirurgi ortopedici, fisiatri, medici sportivi, neurologi, diabetologi, reumatologi, podologi, tecnici ortopedici, fisiterapisti e cultori della materia in genere, con la speranza che, anche se le opinioni e le idee non convergeranno, vi sia, almeno nel campo talora astruso, talora confuso della diagnostica biomeccanica con pedane di pressione, un linguaggio comune per comunicare. E comunicare oggi, nel mondo moderno, si sa, è la cosa più importante.
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