Descrizione
Le recidive, soprattutto quelle del passato, continuano però a presentarsi al chirurgo ed è merito non indifferente del gruppo di studio dell’Istituto di Chirurgia Generale dell’Università di Milano (direttore Prof. P. Pietri) guidato dal Dott. Giampiero Campanelli, l’aver approfondito e inquadrato il problema nelle sue più moderne caratteristiche e dimensioni avvalendosi della vastissima pluriennale esperienza operativa di tale Scuola e ideando una originale classificazione che ha il fine ultimo di poter impiegare, con scelta ragionata ed eclettica, metodi di riparazione diversi a seconda del tipo particolare di recidiva, con risultati che possono definirsi completamente favorevoli. Una didattica ed interessante videocassetta di 36 minuti è allegata al volume. Introduzione La grande rivoluzione apportata dalle nuove tecniche in tutti i campi della chirurgia ha fatto in modo che gli approcci alle varie patologie siano stati in parte continuamente mutati negli ultimi anni. Nel caso dell’ernia inguinale questo fenomeno è stato amplificato dalla quasi contemporaneità (almeno in Italia) dell’introduzione delle tecniche tension-free ambulatoriali e delle tecniche laparoscopiche. A nostro avviso, il trattamento dell’ernia inguinale primitiva, nella stragrande maggioranza dei casi, può essere univoco, e, nella nostra esperienza, è la tecnica tension-free sutureless sec. Trabucco. Diverso discorso per l’ernia inguinale recidiva. Sulla base delle esperienze e dei riferimenti epidemiologici degli Autori internazionali e sulla scorta della nostra attività maturata negli ultimi anni siamo persuasi che ciascuna recidiva sia diversa dall’altra. E ciò, non soltanto in termini generici di impegno tecnico (difficoltà del trattamento della recidiva) ma soprattutto in termini di diversità anatomica, di caratteristiche fisiopatologiche e di diverse caratteristiche del paziente. In sostanza, siamo convinti che un unico tipo di intervento per ernia inguinale recidiva non sia sufficiente: approccio questo tutt’ora molto in voga. Partendo dal presupposto che in tutti i casi di recidiva il rifacimento di una plastica sia da proscrivere, appare evidente che il carattere comune a tutti i tipi di riparazione sia l’utilizzo delle protesi sintetiche. Inoltre, l’approccio, a nostro avviso, va valutato caso per caso.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.