Descrizione
La visione tradizionale negli sviluppi tecnico-stilistici, nei contenuti dottrinari ereditati dalle correnti di pensiero estremo orientali, nei molteplici risvolti psicologici e nei suoi alti profili educativi, costituisce il sottofondo culturale del karate. Il costante riferimento a tale impostazione è indispensabile per coloro che praticano la disciplina nella sua originaria accezione di Via (dô), ma pure per coloro che la vivono unicamente come esperienza sportiva. Se il substrato pluridimensionale del karate, retaggio di una tradizione ultramillenaria, deve essere in ogni caso compreso, assimilato e studiato sotto il profilo pratico e teorico, è anche vero che le metodiche di addestramento non possono non essere conformi ai moderni parametri scientifici, e quindi modellati sulla base di una profonda conoscenza dei fattori che determinano le capacità motorie e lo sviluppo psicofisico della motricità umana. Il presente lavoro, ampliamento e prosieguo di precedenti compendi tecnici e dell’esperienza accumulata dall’autore in un quarantennio di pratica, segue questa linea di pensiero ed ha un carattere eminentemente didattico. Si ripropone prima di tutto di fornire al praticante una visione d’insieme delle molteplici potenzialità di ordine tecnico e delle valenze psicofisiche del karate-dô, attraverso l’analisi di uno dei suoi più importanti stili classici: il Gôjûryû. Vengono quindi affrontati molti temi basilari della pratica con l’intento precipuo di renderne chiari e coerenti i fondamenti teorici e operativi. Il libro propone essenzialmente una serie di nozioni che spaziano dalla costruzione della tecnica, fino alla sua corretta realizzazione, cioè dalla fisiocinematica del gesto fino alle sue, in apparenza diversificate, modalità di attuazione: formali (kata), vincolate (kihon) e libere (kumite). Tali espressioni motorie sono viste alla luce dei principi a cui si ispirano, in una prospettiva volta principalmente a rimarcare la profonda unitarietà e coerenza del karate inteso, secondo la visione del Budô giapponese, come percorso di integrazione che abbraccia importanti aspetti della realtà umana: quello corporeo, interiore, relazionale. Il presente lavoro ha l’intento di percorrere l’articolato circuito tecnico che va dalla cintura bianca alla cintura nera, di delineare cioè le nozioni fondamentali che compongono il supporto teorico-pratico su cui “poggia” l’edificio del karate-dô. L’ampio excursus tecnico-didattico, che costituisce l’asse strutturale di questo saggio, ha quindi il compito di seguire passo passo il neofita in alcune tappe del suo percorso formativo, ma si ripropone anche di fornire ai tecnici, indipendentemente dallo stile da loro praticato, dei parametri concreti e delle certezze essenziali su cui modellare l’insegnamento.
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