Descrizione
Le fratture omerali rappresentano una piccola percentuale (4-5% circa) del totale delle fratture. In particolare, di questi casi, solo un quarto necessita di trattamento chirurgico; la maggioranza di queste fratture infatti può essere trattata con metodiche di tipo “conservativo”: l’età del paziente e le sue condizioni generali e locali, il tipo di frattura e la sede indirizzano l’ortopedico, spesso obbligatoriamente, verso questo tipo di trattamento. (Andre et al., Marchetti et al., Sarmiento et al., Stewart et al.). In certi casi però il trattamento incruento non è indicato: ad esempio nelle fratture gravemente scomposte, comminute e/o instabili, nelle fratture associate a lesioni vascolo-nervose (chiuse od esposte), in certi politraumi che spesso necessitano di un trattamento chirurgico che permetta una efficace stabilizzazione della frattura, facilitando il compito al chirurgo vascolare od al neurochirurgo per il trattamento delle eventuali lesioni associate, o per consentire, un adeguato e più agevole nursing.
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