Descrizione
“Vivaldi, personaggio emblematico della storia della musica (l’universale Bach ne avrebbe fatto motivo di studio e trascrizione, l’esuberante Stravinsky, modello critico d’ispirazione): soprattutto espressione del gusto Barocco, del suo linguaggio appariscente ma elementare, suggestivo ma condiviso, rappresentativo di un’epoca (come di un luogo, Venezia), il quale anima eppure delimita le possibilità della creazione musicale. Quali, dunque, l’originalità e le norme, i riferimenti, estetici e non solo, nell’autore veneziano, che contraddistinguono la vitalità culturale e l’esistenza stessa della composizione che qui è stata esaminata? Il Concerto funebre: esplorazione di un capolavoro (la cui voce misteriosa, la musica, diventa qui enigmatica per l’assenza di ogni traccia semantica oltre il titolo) da scoprire tra le molte righe di una partitura e tra quelle innumerevoli e spesso ignote di una biografia.”
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