Descrizione
Gli interventi qui raccolti – articoli e brevi saggi usciti su quotidiani regionali e nazionali – scandiscono il percorso di un intellettuale che nell’arco degli ultimi venticinque anni non solo non si è sottratto al compito di decifrare le sfide del proprio tempo, ma ha messo alla prova sul terreno dell’analisi concreta i paradigmi della cultura della sinistra italiana ed europea. Lo spartiacque di questo itinerario, a suo modo, militante, è costituito dall’annus mirabilis del 1989, in cui va in pezzi l’ancien régime del “socialismo realizzato” e che all’improvviso rende problematiche o addirittura mute le culture e le tradizioni politiche fino ad allora egemoni. Gli interventi qui raccolti documentano anche un duplice modo di praticare la filosofia: da un lato il confronto, spesso anche polemico, con i testi, europei e anglo-americani, che mano a mano entravano nel dibattito intellettuale italiano (da Nietzsche a Schmitt, a Jünger, a Luhmann, a Habermas, a Rawls, a Walzer, ecc.) lasciandovi delle tracce significative; dall’altro il giudizio sui fatti, per così dire, epocali della vita politica internazionale e nazionale che nella loro ostinazione non si lasciavano facilmente ordinare in schemi predefiniti: dalla guerra del Golfo alla disintegrazione della ex-Jugoslavia o in casa nostra la trasformazione del Pci in Pds. Lo sforzo ogni volta è stato quello di cogliere la dimensione non congiunturale dell’evento e di abbozzare nel vivo dell’attualità categorie capaci di comprendere il presente muovendo nella direzione di una nuova teoria critica e di una rinnovata cultura della democrazia.
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