Descrizione
Ha grande interesse ed utilità questo scritto di L. Galzigna che incoraggia e approfondisce la riflessione sul fatto che se il cervello è l’organo che assolve le funzioni della mente, mente e cervello non sono la stessa cosa, anzi parlano linguaggi diversi e necessitano di approcci e modelli di lettura diversi. Il testo cerca di inquadrare il problema della mente nella storia del pensiero filosofico sottolineando la sua importanza cruciale in tutti i sistemi di pensiero che si sono succeduti. Vengono poi descritti molti risultati delle neuroscienze attuali oltre alle più rilevanti conoscenze neuroanatomiche e neuro fisiologiche. L’autore riporta anche alcuni risultati del suo lavoro di ricerca e presenta un’ipotesi sulla natura della mente come interazione tra cervello, corpo, ambiente e storia. I riferimenti alla letteratura, alla filosofia orientale e ad elementi del pensiero magico alleggeriscono la trattazione che, a causa del tipo di formazione dell’autore Ë particolarmente focalizzata sugli aspetti neurobiologici e neurochimici dell’attività mentale, considerando anche con attenzione egli effetti di farmaci e tossici sulla stessa. E’ comunque indispensabile che la dimensione biologica dellíesperienza venga integrata a quella psicologica in una complementarietà che escluda imperialismi e riduzionismi. Qualsiasi polarizzazione radicale sarebbe infatti negativa per la psichiatria e ancor più per i suoi pazienti, così che la storia clinica deve conciliare la osservazione scientifica e la conoscenza umana. L. PAVAN
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