Descrizione
“In assenza di modelli dai quali poter trarre dei concetti, l’uomo ha sviluppato la sua tecnica di nuoto essenzialmente per tentativi. Nonostante il nostro organismo sia costituito per il 65 percento da acqua, quando un essere umano entra in acqua la percepisce come un elemento estraneo, per il quale risulta scarsamente dotato ai fini della locomozione. Mentre i pesci e altri animali acquatici sono forniti di pinne relativamente piccole rispetto alle loro dimensioni corporee, noi abbiamo due paia di arti lunghi e sottili con una scarsa superficie da opporre alla resistenza dell’acqua. Possiamo raggiungere una velocità massima in acqua di appena sei miglia all’ora, mentre i delfini e alcuni pesci arrivano a cinque volte tanto. Ci sono volute decine di migliaia di anni perché la tecnica natatoria si evolvesse fino al punto in cui siamo oggi, e ancora non sappiamo per certo se siamo sulla strada giusta oppure no.”
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