Descrizione
Ne è uscita una raccolta variegata che, contrariamente alle aspettative, non si riferisce unicamente a fatti vissuti durante la propria vita professionale, anzi, la maggior parte riguarda argomenti di pura fantasia (Cinque minuti di notte, Prigionieri di un sogno, La Caserma, La stella marina), di attualità (La strada, Diario d’oltremare, Un funerale emiliano), sogni o drammi veri di vita vissuta (La volpe, Giamaica), ricordi di persone ormai perse nel tempo (L’anziano), o spunti di divertissement (Sottilmente) e d’ironia (Si vabbè, però è diverso, il Criceto, A come Amore B come Bacio), per citarne solo alcuni. Quello che ha fatto immenso piacere all’editore è stato il fatto di vedere partecipare, a questo primo concorso letterario per veterinari, l’autorevole professore universitario accanto al giovane neolaureato, il nome di un certo peso vicino a quello che è ancora ignoto ai più, accettando tutti la regola che non esiste un vincitore, perché non vi è nulla da vincere se non l’entusiasmo e la soddisfazione di avere partecipato a un gioco. Per la verità, come scrive un collega nel suo racconto, già partecipare a una selezione ed essere scelti è, in qualche modo, vincere qualcosa e questo può valere la fatica di essersi messi in gioco che denota un buon senso di autoironia. Questo è un libro scritto da veterinari, curato ed edito da un veterinario e indirizzato soprattutto a veterinari che mostrino interesse per la lettura e la necessaria sensibilità per entrare fra le righe del racconto e scoprire come è fatta l’anima di chi l’ha scritto. Per questo non sarà nelle librerie tradizionali, dove peraltro si confonderebbe di certo nell’oceano delle uscite e delle offerte natalizie e deluderebbe i già pochi lettori di racconti che si aspettano, dal veterinario scrittore, il raccontino strappalacrime su Fufi e Mimì, strappati alla morte.
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