Descrizione
Questo libro viene concepito all’inizio della guerra irakena del 2003, scatenata con il pretestuoso motivo delle famose “armi di distruzione di massa” che sarebbero state detenute da Saddam Hussein. Poiché si trattava, in realtà, della più palese violazione di un diritto internazionale che si riteneva ormai patrimonio comune, ci si è dolorosamente interrogati sulle cause di un tale presente. Ciò ha significato ripercorrere la storia degli ultimi cinquemila anni di tutti i popoli della terra, chiedendosi se davvero la guerra sia una inevitabile componente dell’essere umano o se, piuttosto, essa non sia il prodotto di un particolare percorso. La ricerca parte così dall’illustrazione delle più remote civiltà terrestri, risalendo successivamente alla formazione storica occidentale, con le sue specifiche caratteristiche di una cultura del “dominio planetario”, che ha scatenato processi di annichilimento totale. L’indagine essendo storica, e non storicistica, ha voluto cogliere solo quanto di significativo è stato prodotto in questi millenni dal punto di vista dell’unica domanda che realmente conta: qual’è il senso della nostra esistenza?
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