Descrizione
L’opera è il risultato dell’esperienza clinica e didattica degli autori: si indirizza ai praticanti desiderosi di perfezionarsi nell’utilizzazione delle manipolazioni vertebrali. Non potrebbe comunque sostituirsi all’insegnamento diretto da parte di un manipolatore qualificato. Le terapeutiche manipolative restano, ancora oggi, soggetto di polemiche; circondate di un alone misterioso, possono in certi casi suscitare della diffidenza; vi sono dei detrattori e dei difensori. Tuttavia, come sempre nel campo medico, i criteri che debbono essere seguiti sono sempre e comunque quelli scientifici, clinici e la conferma deve comunque derivare dai risultati. A questi spetta, in ultima analisi, la sola e definitiva parola sull’adeguatezza di un metodo. Se è vero che il “blocco” non è ancora del tutto rivelato sin nelle sue più intime meccaniche, è altrettanto vero che la sintomatologia che lo esprime è sufficientemente ricca e precisa per farne una realtà clinica. Un capitolo importante è stato consacrato quindi all’esame del paziente, fondamento di ogni diagnosi, premessa di ogni terapia. Le indicazioni, le controindicazioni ed i limiti inerenti ad ogni metodo ed alla condotta da seguire in gran parte dei casi della pratica sono il risultato di conoscenze teoriche confrontate con l’esperienza clinica quotidiana degli autori. Dal momento che l’opera si indirizza ai medici, sembra indispensabile menzionare nel suo contesto le nozioni di base di anatomofisiologia rachidea. Le nozioni, ben note, vengono presentate nell’ottica delle manipolazione vertebrali. Se l’acquisizione di un’ottica biomeccanica non è strettamente indispensabile alla pratica delle tecniche manuali, queSta apporta senza alcun dubbio, una migliore comprensione di ciò che avviene durante l’atto manipolativo.
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