Descrizione
La raccomandazione R (92) 6 del Consiglio dei Ministri della allora Comunità Europea recita testualmente: “Tutti gli studenti di Medicina dovrebbero essere informati sui problemi della riabilitazione particolarmente per quanto riguarda l’urgenza di una diagnosi e di un trattamento precoce”. Per ottenere ciò, sarebbe opportuno: • includere la medicina riabilitativa nei programmi di insegnamento universitari. • Assicurare la valutazione delle conoscenze acquisite” (Delibera del 9 aprile 1992). Quasi in contemporanea, l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa (Raccomandazione 1185/92) proponeva la “definizione di norme europee per la formazione del personale sanitario e tecnico specializzato evitando la confusione delle competenze, riaffermando soprattutto che la diagnosi e il trattamento sanitario devono essere di competenza esclusiva di medici specialisti in riabilitazione”. In effetti, l’Università italiana ha accolto con la Tab 18a, e sue modifiche, tale invito introducendo nell’ordinamento degli studi l’insegnamento della Medicina Fisica e Riabilitativa (Fisiatria). Esistono, però, evidenti lacune (in molti Atenei manca un professore di ruolo dello specifico settore scientifico-disciplinare MED-34) ed alcuni motivi di confusione legati ad un tentativo, anticulturale ed antieconomico, di frammentazione della disciplina. Mi è sembrato, quindi, oltremodo necessario offrire agli studenti un testo agile e sintetico che illustrasse i presupposti, la metodologia e la filosofia di base di una disciplina medica in continua espansione ed evoluzione. A tale disegno hanno partecipato tutti i docenti universitari italiani, i quali, pur rischiando di omettere nozioni e conoscenze importanti, hanno aderito alla mia richiesta. Li ringrazio vivamente per lo sforzo di condensare in poche pagine i concetti fondamentali che vanno dalla diagnosi fisiatrica, clinica e strumentale, alle metodiche ed all’approccio terapeutico nelle disabilità maggiormente rappresentate (patologie ortopediche, neurologiche, cardiovascolari, broncorespiratorie). In appendice vengono riportati, a titolo esemplificativo, alcuni casi clinici illustrati secondo uno schema base che caratterizza il modus operandi, almeno nei casi più gravi, della moderna medicina riabilitativa: il progetto ed il programma riabilitativo. Il primo, elaborato dal fisiatra, definisce, in rapporto alla situazione clinica e ai bisogni del paziente, gli esiti desiderati a breve, medio e a lungo termine. Il secondo, elaborato dal team riabilitativo, assegna i vari interventi specifici in un organigramma destinato all’outcome. Un ulteriore mio auspicio è che tale manuale serva ad orientare i giovani studenti verso una specialità che nella sua autonomia offre da un canto larghi spazi occupazionali, e dall’altro necessita di persone che intendono dedicarsi alla ricerca in un settore ancora carente ma con orizzonti stimolanti, non del tutto esplorati.
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