Descrizione
Paolo Larizza è stato Clinico Medico in Perugia per circa 25 anni. La Sua Scuola è stata fiorente e dedicata a moltissimi campi della Medicina Interna, dalla Ematologia alla Oncologia, dalla Gastroenterologia alla Geriatria, dalle Malattie Metaboliche alla Endocrinologia, dalla Cardiologia alle Malattie Vascolari. Il Suo “Trattato di Medicina Interna”, quello di cui mi accingo a presentare il volume dedicato alle “Malattie del fegato, delle vie biliari e del pancreas” nella sua rinnovata edizione, è stato un importantissimo documento per lo studio di intere generazioni di Medici, rappresentando un’opera in cui molte importanti Scuole italiane hanno insegnato, obiettivamente, lo stato dell’arte delle conoscenze, riportando, ad un tempo, la loro opinione e la loro esperienza. Negli ultimi anni le nozioni sulle malattie epato-biliari e pancreatiche, anche quelle da considerarsi essenziali per poter affrontare correttamente la diagnosi e la terapia della patologia di questi organi ed apparati, si sono più che decuplicate, e ciò, in particolare, negli studi epidemiologici e nello sviluppo delle tecniche morfologiche, biochimiche, radioimmunologiche e di biologia molecolare, nei campi della immunologia, della genetica e delle immagini, sulla base del progresso tecnologico che ha coinvolto la strumentistica e l’affinamento delle modalità della ricerca. Nuovi virus, e le modalità per evidenziarli e studiarli, sono stati identificati; nuovi fattori di rischio sono stati individuati e molte delle vecchie conoscenze sono state ridimensionate o riviste e collocate nella loro giusta dimensione; nuove o rinnovate conoscenze sul ruolo della immunologia e della genetica, e sulla modalità per comprenderle, sono divenute, ormai, di abituale valutazione di fronte ad un quadro clinico. Tutto ciò ha permesso, spesso, la comprensione del perché tale quadro possa essere collocato in una vera e propria sindrome ad espressività pluriorganica. Non molti anni fa, e sicuramente quando la prima edizione di questo volume venne alla luce, le conoscenze su molte malattie del fegato e sulla loro storia naturale erano assai carenti rispetto ad oggi. Inoltre era impensabile lo studio morfo-funzionale del pancreas, se non attraverso tecniche rudimentali e limitate o indirette. L’impostazione terapeutica delle malattie digestive era limitata e, assai spesso, insufficiente ad ottenere i risultati che possono essere raggiunti oggi. Ad esempio: come fare una diagnostica precoce delle malattie neoplastiche del fegato o del pancreas senza le attuali strumentazioni per le immagini? E come impostare una corretta terapia senza poter anche far uso delle nuove tecniche interventistiche (arteriografia, radiofrequenza, ecc.)? Come svelare i segnali di malattie genetiche o molecolari senza quelle tecniche di cui disponiamo oggi e che ci permettono una diagnostica precoce o anche una vera prevenzione? Eppure molte vecchie conoscenze, basate soprattutto sulla reale e corretta esperienza, sono ancora assai valide, e debbono costituire la base per lo studio del malato, ponendolo al centro della indagine clinica e della decisione terapeutica personalizzata. Su queste idee e convinzioni agli Autori di questo volume, che provengono da molte prestigiose Scuole italiane con assoluta esperienza internazionale, è stato richiesto di rivedere la vecchia edizione, facendo tesoro di quanto resta ancora valido e ricollocandolo in un testo di insegnamento che fosse, ad un tempo, completo, valido, aggiornato e comprensibile, tale da poter comprendere, fra l’altro, come la Medicina Specialistica non possa fare a meno di quella Generale, e da poter costituire il punto di riferimento per l’apprendimento di base ed anche per la consultazione del buon Medico del ventesimo secolo.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.